Come ottenere un’ azione vera è il tema della lezione del 21 febbraio 2023.
Siamo a pag. 42 de Il Lavoro dell’attore su se stesso e il direttore della scuola manda in scena una studentessa con il compito di cercare una spilla d’oro tra le pieghe della tenda.
Azione vera
«… si precipita in scena come se qualcuno, tra le quinte, le avesse dato una spinta; corre fino alla ribalta, e subito torna indietro stringendo si fa testa fra le mani e contorcendosi per l’angoscia … Si slancia dalla parte opposta, afferra la tenda, la scuote disperatamente e nasconde
la testa tra le pieghe. Secondo lei ha recitato la scena della ricerca della spilla […] Noi, in platea, tratteniamo le risate a stento.» [pag. 43]
La studentessa è convinta di aver recitato bene, ma si è dimenticata della spilla.
L’insegnante le ricorda che doveva trovare la spilla.
Marija ritorna in scena e questa volta cerca davvero la spilla d’oro.
É davvero preoccupata perché non la trova.
Tutti la osservano trattenendo il fiato.
Alla fine dell’esperimento l’insegnante le chiede come si è sentita questa seconda volta.
Marija risponde di non aver recitato perché stava cercando veramente.
«No, non vorrai farci credere che la prima volta cercavi la spilla. Tu a quella non ci pensavi neanche! Volevi solo soffrire, e per il gusto di soffrire. La seconda volta invece hai cercato veramente. Lo abbiamo visto bene tutti; lo abbiamo capito, e abbiamo creduto al tuo imbarazzo e alla tua perplessità. Perciò la ricerca di prima non valeva niente, non era che esibizionismo teatrale. La seconda volta andava benissimo.» [pag. 44]
Con uno stratagemma l’insegnante è riuscito ad ottenere un’ azione vera da parte della studentessa.
Secondo Stanislavskij in scena non si corre a vanvera sul palcoscenico, non si corre per correre, o si soffre per soffrire.
In scena non si agisce per la smania di agire.
Bisogna ottenere un’ azione fondata, utile e che risponde ad uno scopo.
Come ottenere un’ azione vera
Analizzando l’episodio della spilla d’oro vediamo che Marija ha fatto un’ azione vera quando ha smesso di recitare.
Nel momento in cui lei ha cercato veramente la spilla, la scena ha cominciato a funzionare.
I compagni sono stati coinvolti in quello che avveniva.
La prima volta Marija aveva come obiettivo esibirsi.
Tutto quelo che faceva era falso ed esagerato.
Nessuno poteva credere che fosse interessata a trovare la spilla d’oro.
Nel sitema Stanislavskij l’attore deve essere sincero.
«Non si può spremere da noi stessi un sentimento, non si può essere gelosi, amare, soffrire, solo per il gusto della gelosia, dell’ amore e della sofferenza. Non si può spremere da noi stessi un sentimento.» [pag. 45]
Approfondimento
Nella storia del cinema abbiamo diversi casi di interpretazioni diventate mitiche legate all’ azione vera.
Tra le tante, quella di del tassita di Robert De Niro nel film Taxi Driver, è una delle più celebri .
Pare che, per entrare nelle vesti del suo personaggio, si fece assumere come tassista per tre mesi.
Durante la lavorazione De Niro ha adottato gli stessi ritmi di vita di un tassista, smettendo di dormire, proprio come l’insonne personaggio che ha interpretato.
Il film di stampo psico-drammatico, è incentrato sulla vita instabile di un sociopatico tassista di New York City: Travis Bickle.
Egli è un reduce della Guerra del Vietnam.
Ora stenta a mantenersi lavorando come tassista notturno.
Quando incontra una ragazzina obbligata alla prostituzione (Jodie Foster), il lato oscuro viene a galla.
Taxi Driver è passato alla storia anxche per la scena in cui Travis, parlando allo specchio con se stesso, pronuncia queste parole: «Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui.»
Le 8 migliori interpretazioni di De Niro
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(SFA, Sistema Stanislavskij, lezione del 21 febbraio 2023 con Mario Restagno – Relazione a cura di Eva Giaccone)