Titolo: Bronson
Anno: 2008
Paese di produzione: Regno Unito
Regista: Nicolas Winding Refn
Interpreti: Tom Hardy (Bronson), Matt King (Paul Daniels), James Lance (Phil Danielson), Amanda Burton (madre di Charles)
Trama
Proveniente da una buona famiglia borghese, il giovane Michael Gordon Peterson ha da sempre manifestato atteggiamenti aggressivi che lo hanno portato più volte ad atti di violenza fisica, segno della sua spasmodica ricerca di notorietà e affermazione personale. Dopo essersi sposato e avere messo al mondo un bambino, nel 1974, dopo una piccola rapina a un ufficio postale, gli si spalancano le porte del carcere. Condannato a scontare una pena di sette anni, la smania di essere al centro dell’attenzione non accenna a placarsi: si macchia così di una serie di violenze perpetrate ai secondini e ad altri detenuti, spadroneggiando all’interno del carcere (che definisce una camera d’albergo) e diventando l’idolo degli altri detenuti. Le autorità decidono quindi di trasferirlo in diversi penitenziari, nella speranza di calmare la sua violenza, ma ogni tentativo è vano; successivamente viene internato in un ospedale psichiatrico, dove gli vengono iniettate alte dosi di sedativi e dove – per uscirne – tenta di strangolare un paziente che aveva ammesso di essere un pedofilo, per poi tornare in carcere. Dopo diversi anni torna in libertà sulla parola e va a vivere da suo zio a Luton, dove inizia ad appassionarsi alla boxe a mani nude, cambiando il proprio nome in Charles Bronson in omaggio al famoso attore. La sua carriera di pugile finisce in fretta dopo essersi innamorato di una donna per la quale ruba un anello di fidanzamento e proprio per questo furto viene nuovamente arrestato. Qui si rende nuovamente protagonista di atti di violenza nei confronti delle guardie e rimane inoltre coinvolto in una rivolta dove prende in ostaggio un bibliotecario, scatenando poi l’ennesima rissa contro agenti antisommossa. Proprio per questi motivi la sua condanna viene estesa, passando oltre trent’anni della sua vita in isolamento, periodo in cui inizia a interessarsi all’arte.
Commento
Bronson è sicuramente un film biografico di grande impatto visivo. Vengono messi in mostra tutti i lati del personaggio: follia, narcisismo, violenza, voglia di normalità, ricerca dell’amore, passione per l’arte, egocentrismo, senso pratico e desiderio di successo. Ci sono diversi stacchi in cui il personaggio si racconta, nei panni di criminale e di artista. Entrambi danno ritmo nella visione e fornisce più punti di vista nei vari episodi che vengono mostrati. La breve durata del suo periodo di libertà, rasenta l’assurdo e può sfociare nel comico ma non fa che evidenziare il carattere indomabile di uno dei carcerati più famosi d’Inghilterra. Uno spirito che non si può controllare, tant’è vero che all’ospedale psichiatrico continua a commettere violenze nonostante le droghe e i sedativi. La bravura di Tom Hardy nel far parlare lo sguardo del personaggio, rende impossibile prevedere il comportamento di Bronson, di conseguenza nasce un costante senso di pericolo in chiunque abbia che fare con lui.
Scena da recitare
Bronson/ Andy love (bibliotecario)
(Bronson chiude la telefonata con il direttore del carcere dopo aver preso in ostaggio nella sua cella il bibliotecario Andy – seduto sul gabinetto della cella – e con fare minaccioso inizia a spogliarsi davanti a lui)
Primo piano su Andy STACCO piano medio su Bronson
BRONSON
Giusto? Andy Love… sei un padre di famiglia.
ANDY
Si…ho due figli.
BRONSON
Due figli…
ANDY
Che cosa fai?
(Bronson si toglie la cintura, la fa sbattere come una frusta e si slaccia i pantaloni, poi il resto dei vestiti.)
BRONSON
Che faccio? Che cosa cazzo ti sembra che stia facendo?
ANDY
Aspetta, aspetta…parliamone
BRONSON
Troppe chiacchiere, non ha senso parlare.
STACCO PA Bronson di spalle e Andy a favore di camera.
ANDY:
Aspetta…
BRONSON:
Aspetto cosa? Coraggio!
ANDY:
Che fai adesso?
STACCO PA Bronson
(Bronson, completamente nudo prende un panetto di burro dal suo letto e comincia a spalmarselo su tutto il corpo partendo dalla testa)
STACCO Inquadratura dal soffitto della cella
BRONSON:
Che cosa faccio? Mi olio tutto il corpo ecco che cosa cazzo sto facendo, capisci? Mi preparo la corazza, guarda. Porca puttana… Ecco fatto, spalmamelo sulla schiena, avanti sbrigati coglione.
STACCO PA su Bronson
(Andy di spalle si alza e segue le indicazioni di Bronson)
ANDY:
Cosa?
BRONSON:
Ti ho detto mettimelo sulla schiena e spalmalo idiota!! Continua a spalmare! Forza non abbiamo tutto il giorno! Lucidami il culo! Avanti fino alle gambe! Dietro le gambe, intorno al buco del culo! Sulle chiappe! Sul culo NON NEL BUCO DEL CULO FROCIO DEL CAZZO! Su quello! Obbedisci! Più veloce, più veloce, più veloce, più veloce, più veloce, più veloce più veloce più veloce! VAFFANCULO! Siediti nell’angolo e non muoverti più brutto coglione!
(Andy torna a sedersi e Bronson si muove verso di lui mentre aspetta l’arrivo delle guardie.)
BRONSON:
Adesso capisci come ci si sente? Coglione. Perché succederà un bel casino qua dentro.
STACCO Primo piano su Andy STACCO arrivo delle guardie in piano americano.