Il Gigante Egoista

L'autore

Oscar Wilde nasce a Dublino il 16 Ottobre 1854. Studia al Trinity College di Dublino, riuscendo poi a vincere una borsa di studio per Oxford, dove si laurea a pieni voti nel 1878. Ad Oxford conosce i suoi grandi maestri, John Ruskin e Walter Pater, grandi intellettuali dell’epoca: il primo eccellente critico d’arte, il secondo autore dell’opera Rinascimento (1873), in cui è teorizzata la totale coincidenza tra arte e vita, concetto fondamentale dell’estetismo.
In seguito Oscar Wilde si stabilisce a Londra, dove entra in contatto con i circoli artistici e i salotti mondani più in vista della città. Popolare per l’abilità nel conversare e per i suoi modi stravaganti, diventa ben presto uno dei personaggi più noti e discussi di Inghilterra, amato da alcuni e odiato da altri. Wilde diviene il simbolo del nuovo movimento estetico.
Tra il 1888 e il 1895 si concentra la maggior parte della sua produzione: scrive fiabe per l’infanzia pubblicate in due raccolte, Principe felice (1888) e Una casa di melograni (1891), i racconti del Delitto di Lord Arthur Savile (1891), alcuni testi teatrali, tra i quali spiccano le commedie brillanti come L’importanza di chiamarsi Ernest (1895), e un unico romanzo, Il ritratto di Dorian Gray (1891), capolavoro che lo fece conoscere in tutto il mondo ed è poi diventato il manifesto dell’estetismo e del decadentismo. La sua opera teatrale più famosa resta Salomé, scritta in francese nel 1891, fu censurata in Gran Bretagna e rappresentata per la prima volta nel 1896 a Parigi senza ottenere un grande successo di critica e di pubblico.
Nel 1895 Wilde viene processato per omosessualità a causa della relazione con il giovane lord Alfred Douglas, è condannato a due anni di prigione e lavori forzati, i suoi beni vengono confiscati.
Dall’esperienza, che lo segna profondamente, nasce La ballata del carcere di Reading (1898). In carcere scrive anche il De profundis (pubblicato postumo nel 1905), una lunga epistola indirizzata ad Alfred Douglas, in cui lo scrittore accusa l’amico di essere stato la causa della sua rovina e di averlo abbandonato nel momento del bisogno. Muore a Parigi il 30 Novembre del 1900, dove trascorre in povertà e solitudine gli ultimi anni della sua vita.