Il testo teatrale

Scegliere un testo da rappresentare non è sempre cosa facile. Spesso un regista ha una predilezione per un autore oppure una tematica, ma a volte la prima considerazione è di ordine finanziario.Tra le rappresentazioni più costose figurano Lettura del copionesenza dubbio le commedie musicali: su di esse pesano i continui cambi di scenografia e di costumi, il costo dell’orchestra, ecc. La creatività può comunque supplire a queste mancanze. Nel prossimo capitolo vi forniremo alcuni suggerimenti per mettere in scena un’opera musicale, come quella de Le Avventure di Pinocchio a costi minimi. Altra considerazione che pesa sulla scelta del testo è relativa allo spazio in cui avverrà la rappresentazione.

Esistono molte tipologie di teatro con diversi rapporti di spazio tra palco e platea, che creano conseguentemente diverse modalità di relazione tra attore e pubblico. Ulteriore variabile nella scelta del testo ha a che fare con la formazione della compagnia. Molto spesso, soprattutto nelle produzioni amatoriali, la formazione della compagnia precede la scelta del testo e capita frequentemente di avere molte attrici e pochi attori. Non bisogna disperare perché anche qui bisogna usare la fantasia: spesso alcune parti maschili possono essere interpretate da donne senza tradire il testo.


Una volta che il testo è stato scelto, occorre adattarlo alla compagnia. Ogni regista utilizza un personale metodo di approccio. Possiamo distinguere alcune fasi, che non sempre vengono realizzate tutte e nello stesso ordine:

  • Improvvisazione: il regista fa eseguire agli attori alcuni esercizi e scene, più o meno collegate alla scena da rappresentare. In questa fase gli attori lavorano sul personaggio, creandolo originalmente, rendendolo reale e vitale dal punto di vista teatrale. Il regista si deve comportare come un commentatore critico, dando le direttive e imponendo la giusta disciplina.
  • Lettura del testo: il regista studia il testo e vi annota a fianco commenti e idee, secondo il suo metodo e la sua personale interpretazione. Non è necessario che tutti gli elementi della regia vengano scelti e definiti in questa fase preliminare, perché così si lasciano degli spazi aperti per successive idee e intuizioni, che possono sorgere durante le prove. Occorre inoltre stabilire quali siano le necessità di produzione: quanti interpreti occorrono? Sono necessarie scenografie particolarmente complesse? Ecc.
  • Eventuali modifiche al testo: dopo un attento esame del testo occorre prendere in considerazione l’opportunità o meno di apportare modifiche o tagli al testo. Un taglio o una modifica è possibile quando la trama non ne subisca una variazione sostanziale per quello che concerne la sua comprensione e interpretazione. Un altro elemento da tenere in considerazione è la durata dell’opera: non è mai consigliabile rappresentare un’opera che superi un’ora e mezza di durata, perché il pubblico non può concentrarsi così tanto, specialmente se le poltrone non sono comode, questo indipendentemente dalla qualità dell’opera. I tagli e le modifiche vanno eseguiti con molta cautela, per evitare di fare errori grossolani eliminando parti importanti alla comprensione dell’opera.