Il Gigante Egoista

La lotta per il benessere


L’economia
Tra il 1950 e il 1960 si compì un processo che ebbe conseguenze importanti: la fine del vecchio colonialismo. L’Europa e il Nordamerica, fin dalla fine del Settecento, avevano avviato un rapido sviluppo economico. I paesi colonizzatori importavano dalle colonie le materie prime destinate alle industrie della "madre-patria". Ma le colonie non ottennero una maggiore ricchezza, tutt'altro. D’altra parte il colonialismo portò a un miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie e questo produsse un aumento della popolazione.
Quando le ex-colonie conquistarono l’indipendenza, si trovarono così a fare i conti con la necessità di sfamare una popolazione in crescita senza potersi appoggiare a delle conoscenze tecniche e a delle strutture industriali.
Spesso l’economia di una ex-colonia dipendeva dall’esportazione di un solo prodotto: il cotone, il grano, ecc. Quando la richiesta di quel prodotto si abbassava, tutto il paese entrava in crisi. È importante, infatti, che un paese si appoggi su diversi prodotti per poter reggere la concorrenza di altri paesi: si parla in questo caso di "economia diversificata".

La politica
Di frequente capitava che nelle ex-colonie si imponessero delle dittature anche grazie all’appoggio di alcuni paesi ricchi e potenti (ad esempio la Russia o gli Stati Uniti). Le dittature impedivano qualsiasi forma di libertà. Veniva vietata la libertà di pensiero, di parola, di associazione e qualche volta anche di culto. Alcune associazioni ed organizzazioni internazionali iniziarono a fornire degli aiuti in favore dei paesi più poveri, ma il denaro finì più spesso nelle mani di pochi politici invece che favorire lo sviluppo del paese. Alcuni stati hanno saputo approfittare degli aiuti e hanno saputo avviare un processo di sviluppo economico. Gli aiuti sono importanti, ma bisogna gestirli con attenzione.