di opera in opera

Molti autori affascinati dalla figura del Pifferaio magico si sono cimentati con essa per realizzare splendidi capolavori, tra questi è doveroso citare:

  • Clemens Brentano, “Der Rattenfänger von Hameln” (in “Des Knaben Wunderhorn” di Clemens Brentano e Achim von Arnim, 1806-1808)

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    si tratta di un’allegra ballata, che rimane fedele al racconto originale e pone l’accento sulla promessa non mantenuta, la cui colpa ricade sull’intera cittadinanza, che viene privata della prole. Il Pifferaio rimane un personaggio negativo.
  • Johann Wolfgang von Goethe, “Die Ballade vom Rattenfänger” (in “Ballade” 1827), musicata tra gli altri da H. Wolf e da F. Schubert

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    nella ballata di Goethe il Pifferaio si definisce un famoso cantore, un accalappiatopi che ha tanto viaggiato, egli fa gran vanto del proprio potere che esercita non soltanto nei confronti dei topi, ma soprattutto delle belle ragazze, che si innamorano del “canto e del suono delle magiche corde”. Con Goethe, insomma, il Pifferaio assume le sembianze di un Don Giovanni. Goethe citò la leggenda del Pifferaio anche nel Faust (1831).
  • Julius Wolff, “Der Rattenfänger von Hameln” (1897)

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    fece della storia del Pifferaio magico, un lungo poema in versi, rimanendo per lo più fedele al racconto originale.
  • Marina Ivanova Tsvetaeva: “The Ratcatcher” (1925)

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    una delle più originali poetesse russe del XX secolo, scrive questa poema narrativo di più di 2000 versi, dove i topi vengono tratteggiati come folli rivoluzionari.
  • Bertolt Brecht, “Die wahre Geschichte vom Rattenfänger von Hameln” ("La vera storia dell'Accalappiatoi di Hamelin" in “Gedichte” 1938-1941)

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    nella poesia di Brecht il Pifferaio è la rappresentazione del ruolo del poeta stesso. Per ammaliare i bambini deve far uso di tutta la sua maestria e della sua arte, ma non deve mai perdere di vista quello che è l’obiettivo principale, la salvezza dei fanciulli; se dovesse cedere lui stesso alla bellezza del suo canto, i bambini ritornerebbero in città, che viene vista come una prigione. Il Pifferaio, come il poeta, agisce quindi per la salvezza dei suoi lettori/ascoltatori.
  • Hannes Wader, “Der Rattenfänger” (1974)

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    la ballata di Wader racconta la storia di Hamelin dal punto di vista del Pifferaio, che difende la sua posizione nei confronti degli avidi e aridi cittadini di Hamelin. Wader non rimane del tutto fedele all’originale e sottende al racconto un’acuta critica sociale.
  • Michael Ende, “Der Rattenfänger. Ein Hamelner Totentanz” (1993, edizione italiana “Il Pifferaio magico: danza macabra in undici quadri” - Mondadori)

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    Michael Ende trasforma la storia del Pifferaio magico in una fiaba moderna, destinata a piccoli e grandi, che riflette sull’avidità dei cittadini di Hamelin.

 

Die Ballade vom Rattenfänger - di Johann Wolfgang von Goethe

Die wahre Geschichte vom Rattenfänger von Hameln - di Bertolt Brecht