Come gatti. La diversitÀ culturale

Provenienti dalla bella Italia hanno attraversato montagne altissime e insidiosissime per arrivare fin qui, camminando senza tregua!

 

I Gatti della nostra storia sono commediografi vagabondi, un po' stravaganti e certamente eccentrici, come è tipico degli artisti di strada. Sono diversi in primo luogo da un punto di vista culturale e forse proprio per questo fanno paura, tanto che il Giudice si da subito un gran da fare per sbarazzarsi di loro, avanzando il pretesto che in una città che "vanta fama di decoro e integrità" non c'è spazio per "sfaticati e perdigiorno".

La società si fa sempre più complessa: aumentano le possibilità di scelta per l’individuo, cresce la differenziazione e la diversità. I sempre più frequenti contatti con altri popoli fanno sì che in un singolo sistema sociale possano convivere pluralità di valori e di modelli.

Questa nuova evoluzione della società ci appare stimolante ed innovativa, ma dietro l’angolo ecco comparire le prime difficoltà: innanzitutto di fronte a una così vasta possibilità di scelta il singolo si assume una maggiore responsabilità e affronta consapevolmente e volontariamente i rischi delle sue iniziative. I conflitti interiori aumentano e l’individuo deve ricostruirsi una nuova identità.

Se le cose non sono facili da un punto di vista "micro", non migliorano certamente ad un livello "macro". Gli scambi sociali, culturali ed economici intessono complicati e intricati intrecci collegando aree geografiche tra loro molto lontane, ma assimilare tutte le novità nel proprio tessuto politico e sociale è un altro paio di maniche. Nelle situazioni di maggiore povertà e bisogno non sono pochi i furbi che cercano di approfittarne, calpestando anche i diritti basilari di individui e interi popoli, pur di trarre il maggior profitto dai propri affari.

Tristemente le persone si stanno abituando alle notizie di guerre e stragi che si compiono in molte parti del globo ogni giorno, non soltanto ma la recente crisi economica ha portato le società più ricche a chiudersi in un isolamento egoistico, che taglia fuori tutti coloro che, come i gatti della nostra storia, provengono da molto lontano e tanto hanno sofferto e soffrono ancora per realizzare la speranza di una vita migliore.