Cultura e IdentitÀ

La cultura è un concetto molto complesso che affonda le sue radici nel verbo latino colere (coltivare). Generalmente sta ad indicare il “patrimonio specifico di conoscenze e nozioni organicamente legate fra loro che un individuo possiede, e che contribuiscono in modo sostanziale alla formazione della sua personalità”. Le scienze sociali si riferiscono oggi alla cultura come un insieme di valori, norme, credenze e simboli, che disegnano la realtà entro cui si muove l’individuo: come ci si comporta, in cosa credere, come giudicare, ecc. La cultura è in continua evoluzione e l’individuo deve adattarsi, cambiando sempre più prontamente i propri parametri decisionali.

La cultura é un fenomeno universale, appartiene a qualsiasi società umana, ciò che cambia è il modo in cui questa viene appresa e trasmessa. La cultura, infatti, non é parte del nostro patrimonio genetico, ma deve essere appresa attraverso la socializzazione durante l’intero arco della propria vita. Di norma la socializzazione avviene primariamente nell’ambito della famiglia, della scuola, del gruppo dei pari, degli istituti religiosi. Oggi si aggiungono a questi anche i mezzi di comunicazione di massa. Mentre un tempo erano sicuramente più rilevanti alcune agenzie di socializzazione come la famiglia e la scuola, realizzando così una struttura piramidale, oggi le agenzie di socializzazione sono sempre più numerose e paritarie come importanza, causando talvolta conflitti interni perché ognuna é portatrice di diversi valori. L’individuo é sempre più in difficoltà perché è costretto a fare l’equilibrista tra una società varia e complessa e la necessità di mantenere salva la propria identità.

L’identità di una persona è ciò che la contraddistingue dagli altri. Si distingue un’identità soggettiva, relativa al modo in cui ciascuno definisce se stesso, e una dimensione intersoggettiva, che riguarda la collocazione del Sé in relazione agli altri nell’ambiente sociale e culturale. La definizione di identità è sempre strettamente determinata dal rapporto con la società, in quanto l’individuo è pur sempre immerso in un contesto sociale e ne é da questo condizionato.

In una società complessa come la nostra, caratterizzata da un sistema culturale dinamico e in continua contaminazione, le possibilità di scelta dell’individuo si moltiplicano, valori anche contraddittori possono coesistere, la responsabilità individuale è maggiore, i rischi sono più alti. L’identità tende così a frammentarsi, causando conflitti interiori tipici della modernità. A questo effetto disgregante della società si accompagna, però, una tendenza unificante: integrare nella propria visione del mondo esperienze anche diverse tra loro è di primaria importanza per l’individuo. In seguito a un eventuale conflitto e conseguente disgregazione della propria identità, l’individuo tenderà a ricostruirla e a riunificare i vari elementi. L’individuo moderno è, quindi, caratterizzato da un’identità precaria, alla continua ricerca di un’identità ricostruita o una nuova identità.