La bisbetica domata | Trama ragionata

la bisbetica domata

La Bisbetica Domata (The Taming of the Shrew) è una commedia di William Shakespeare.
L’opera, ambientata a Padova alla fine del XVI secolo, ha per protagoniste Caterina e Bianca, le figlie di Battista Minola, ed è divisa in cinque atti scritti sia in versi che in prosa, che sfruttano la tecnica del metateatro (come in “Amleto” e in “Sogno di una notte di mezza estate”).
Particolarmente incerta è la sua data di composizione, generalmente ritenuta tra il 1590 e il 1951.
La prima assoluta è del 1593, mentre la prima pubblicazione risale al 2 maggio 1594.
La Bisbetica Domata è un magistrale affresco di alcune caratteristiche tipiche della società dell’epoca in cui visse Shakespeare, e, in particolare, della condizione femminile e del rapporto uomo/donna nell’Inghilterra di Elisabetta I.

Personaggi

CHRISTOPHER SLY, calderaio
OSTESSA
UN SIGNORE
PAGGIO
CACCIATORI e SERVI al seguito del SIGNORE
COMPAGNIA DI ATTORI
BATTISTA MINOLA, ricco cittadino di Padova
CATERINA, la bisbetica, figlia maggiore di Battista
PETRUCCIO, gentiluomo di Verona, corteggiatore di Caterina
GRUMIO, servo personale di Petruccio
CURZIO, capo-servitore di Petruccio nella casa di campagna
NATANIELE, servo di Petruccio
FILIPPO, servo di Petruccio
SARTO
MERCIAIO
GIUSEPPE, servo di Petruccio
NICOLA, servo di Petruccio
PIETRO, servo di Petruccio
BIANCA, figlia minore di Battista
GREMIO, vecchio e abbiente cittadino di Padova, pretendente di Bianca
ORTENSIO, gentiluomo di Padova, pretendente di Bianca
LUCENZIO, gentiluomo di Pisa, pretendente di Bianca
TRANIO, servo personale di Lucenzio
BIONDELLO, servo di Lucenzio
VINCENZO, ricco cittadino di Pisa, padre di Lucenzio
Un Pedante di Mantova
Una Vedova
Servi al seguito di Battista

Trama Ragionata

Prologo

Scena I
Siamo in un’osteria. Il calderaio Sly è intento in una lite con l’ostessa, poi si addormenta ubriaco. Arriva all’osteria un signore, di ritorno dalla caccia, e trovando Sly addormentato, decide di fargli uno scherzo: portarlo a casa sua e, al suo risveglio, fargli credere di essere un nobile signore. Lo portano a casa. Successivamente arriva, in casa del Signore, una compagnia di attori, che chiede ospitalità in cambio della messinscena di una commedia. Il Signore li ospita volentieri.
Scena II
Sly si risveglia e i servi lo convincono che ha dormito per quindici anni e ciò che lui crede di aver vissuto in realtà non è che un sogno. Lui all’inizio è intontito e confuso, ma alla fine accetta questa versione dei fatti. Tutti prendono posto per assistere alla rappresentazione della compagnia degli attori, che metteranno in scena una commedia: La bisbetica domata.

Atto 1

Scena I
Lucenzio e il suo servitore Tranio arrivano a Padova, dove Lucenzio vuole dedicarsi completamente agli studi universitari, ma per strada si imbattono in una strana scena. Entra Battista con la figlia minore Bianca seguito da due pretendenti, Gremio e Ortensio. Battista, nonostante le loro insistenze, è deciso a non maritare Bianca fino a che non avrà trovato un marito alla figlia maggiore Caterina, che si affaccia alla finestra proprio in quel momento imprecando e rivelando il suo carattere da vera bisbetica. Battista rientra in casa con la figlia dichiarando che per lei cerca solo precettori per poterla istruire. Sia Ortensio che Gremio progettano di fingersi precettori per poter corteggiare Bianca, e decidono di allearsi nella difficile impresa di trovare un marito alla sorella. Lucenzio, che insieme a Tranio ha assistito a tutta la scena, è invaghito di Bianca. I due progettano questo piano: Lucenzio, indossando i panni di Tranio, si fingerà un precettore, di nome Cambio, e Tranio prenderà i panni di Lucenzio.
Scena II
Petruccio, amico di Ortensio, accompagnato dal servitore Grumio, arriva a Padova da Verona perché, morto il padre, vuole trovare una ricca moglie. Ortensio gli propone Caterina, avvisandolo del suo carattere ribelle. Petruccio non sembra preoccupato. Ortensio si offre di portarlo in casa di Caterina, ma in cambio avrebbe dovuto presentarlo come precettore per Bianca. Tutti i pretendenti, ognuno con il suo piano e il suo travestimento, si incontrano davanti alla casa di Battista.

Atto 2

Scena I
Caterina tormenta Bianca e la accusa in mille modi, pensando che il padre abbia un debole per lei. Arrivano alla casa tutti i vari pretendenti e i finti precettori. Essi vanno ad istruire le ragazze, e intanto Petruccio, dopo essersi messo d’accordo con Battista, va a conoscere Caterina. I due hanno un dialogo molto acceso, ma alla fine lui, un po’ con l’inganno un po’ con la forza, la convince a sposarlo.

Atto 3

Scena I
Lucenzio (Cambio) e Ortensio litigano per chi può passare più tempo con Bianca, ed entrambi, le svelano il proprio amore con un messaggio in codice. Si capisce che Bianca preferisce Lucenzio. Bianca si ritira per prepararsi alle nozze della sorella.
Scena II
Tutti sono pronti davanti alla chiesa per celebrare il matrimonio, ma Petruccio si presenta in ritardo e vestito in modo rozzo e ridicolo. Alla fine, Gremio racconta che, in un modo o nell’altro, le nozze si sono celebrate. A un certo punto Petruccio dichiara di avere degli affari da sbrigare e se ne va abbandonando gli invitati e portandosi di peso Caterina.

Atto 4

Scena I
Petruccio e Caterina arrivano, dopo un lungo viaggio al freddo, alla cascina di Petruccio. Vengono accolti da dei servitori sgangherati. Grumio racconta che durante il viaggio Petruccio ha fatto in modo che Caterina cadesse nel fango e si insozzasse tutti i vestiti. Petruccio tratta i servitori a suon di insulti, si lamenta per la cena e così fa in modo che Caterina vada a letto a stomaco vuoto. Poi in un monologo, dichiara le sue intenzioni di renderle la vita impossibile per riuscire a calmarla.
Scena II
A casa di Battista, Ortensio ha scoperto la tresca di Bianca col suo rivale Cambio (in realtà Lucenzio) e la svela anche a Lucenzio (in realtà Tranio). I due decidono di rinunciare entrambi al corteggiamento della fanciulla. Tranio convince un viaggiatore appena arrivato da Mantova, ingannandolo, a presentarsi a casa di Battista fingendosi suo padre (cioè il padre di Lucenzio).
Scena III
Con delle scuse, Petruccio fa in modo che Caterina soffra la fame e il sonno. Per andare a casa del padre fa chiamare un sarto e un merciaio che portano vestiti bellissimi e poi li rifiuta senza ascoltare le repliche di Caterina che li vorrebbe a tutti i costi. Infine, la costringe a partire a un orario assurdo solo per far valere la sua autorità.
Scena IV
Il finto padre di Lucenzio giunge a casa di Battista e i due accordano per le nozze dei figli. Per firmare le carte si spostano a casa di Lucenzio lasciando il tempo al vero Lucenzio di andare in chiesa con Bianca dove un prete li aspetta per celebrare in segreto le loro nozze.
Scena V
Petruccio minaccia e ricatta Caterina. Le dice le cose più assurde e improbabili, come che la luna è il sole e il sole è la luna, e lei concorda sottomettendosi totalmente alla sua volontà. Per strada incontrano intanto Vincenzo, padre di Lucenzio, che sta arrivando a Padova e trovare il figlio; quando si presenta, Caterina e Petruccio si congratulano per le nozze del figlio, di cui egli naturalmente è inconsapevole, e pensa ad uno scherzo.

Atto 5

Scena I
Vincenzo arriva, accompagnato da Petruccio e Caterina, alla casa di Lucenzio, dove però lo accolgono il finto Lucenzio e il finto Vincenzo, accusandolo di essere un imbroglione. Scatta una lite, e Vincenzo sta per essere portato via dalla polizia, quando il vero Lucenzio arriva e svela l’imbroglio.
Scena II
Tutti i personaggi si trovano ad un banchetto a casa dei novelli sposi Lucenzio e Bianca. Tutti lanciano frecciatine alla strana coppia Petruccio e Caterina. Petruccio propone allora una scommessa: cento corone a colui la cui moglie, mandata a chiamare, arriverà prima dal marito. Bianca non si presenta e nemmeno la moglie di Ortensio (una ricca vedova). L’unica a presentarsi è Caterina. Sarà proprio lei a fare un discorso alle altre due donne, ricordando loro i propri doveri di moglie: obbedire, essere sempre gentili e premurose, trattare il marito come un sovrano, rispondere a tutte le sue esigenze e richieste senza contraddire e ribellarsi, perché questo è lo scopo per cui la natura ha creato la donna. Petruccio soddisfatto vince la scommessa, e l’ammirazione degli altri uomini a tavola, esterrefatti dal cambiamento di Caterina, la bisbetica domata.

https://shakespeareinitaly.it/bisbetica.html

(SFA, “Storia del Teatro” – Relazione a cura di Miriam Castiglione)

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