Molti giovani sognano di diventare un attore o un’attrice. Che cosa comporta scegliere questa professione? Ho le qualità necessarie? Come mi posso preparare? Accademia dello Spettacolo ha realizzato una guida all’orientamento che approfondisce queste e altre domande per aiutare i giovani a scegliere con consapevolezza.
Sognare di diventare attori è una sfida importante, perché, a differenza di quanto si crede, è un mestiere difficile, che richiede molta determinazione.
Un sogno è una grande risorsa, perché spinge uomini e donne ad andare oltre sé stessi, ma se non diventa un progetto resterà sempre e soltanto tale.
Il mondo dello spettacolo in Italia è vittima di un grave pregiudizio: il mestiere dell’artista è spesso considerata un’attività precaria o poco seria.
Questo retaggio culturale fa sì che le arti della scena siano affrontate con un approccio superficiale, sia a livello lavorativo sia formativo.
La televisione, per la diffusione capillare che consente di arrivare in tutte le case, ha avuto un ruolo determinante nell’educare il gusto degli italiani. Dagli anni ottanta in poi, con l’avvento dei cosiddetti canali commerciali, il profitto economico è diventato il riferimento principale nelle produzioni televisive: le scelte, dettate dall’audience, hanno messo in secondo piano la qualità artistica a favore del successo a qualsiasi prezzo.
Su questo solco si sono inseriti negli ultimi vent’anni i talent shows che hanno contribuito in modo determinante a dare una falsa immagine degli artisti, facendo credere ai giovani che, per avere successo, non serva uno studio serio ed impegnativo, ma che si possa diventare facilmente famosi basandosi essenzialmente sul proprio talento naturale.
I giovani che scelgono di studiare
Molti giovani comprendono che è necessario prepararsi per diventare un vero artista e scelgono una via più faticosa e meno luccicante, ma che offre maggiori garanzie per una lunga carriera: scelgono di studiare.
Purtroppo, anche nel campo della formazione, l’Italia presenta un ritardo culturale rispetto ad altre nazioni europee.
Separazione delle arti
Le accademie istituzionali fondano il loro progetto educativo su modelli che rispondono ad un vecchio sistema di intendere le arti sceniche, viste come arti separate.
Un approccio, ormai consolidato e difficile da modificare, che coinvolge gli enti educativi, ma riflette anche un atteggiamento diffuso tra gli operatori e i fruitori: la danza, il canto e la recitazione sono viste come discipline autonome, a volte anche in competizione o conflitto.
Di conseguenze le accademie o formano cantanti, o danzatori o attori, ma artisti che utilizzano queste tre arti insieme no.
Scuole riconosciute
Esiste, dunque, l’Accademia Silvio D’Amico per chi vuole recitare, l’Accademia Nazionale di Danza per chi vuole ballare e i Conservatori per chi è interessato a cantare: questa è l’offerta “statale” in Italia.
Recententemente l’AFAM ha aperto la possibilità di accredidamento per nuovi enti autorizzati a rilasciare un Diploma Accademico di Primo Livello (DADPL02) che è equiparato ad una laurea universitaria. Vi sono degli enti privati che propongono la formazione dell’attore di musical ed hanno ottenuto il riconoscimento. Anche in questo caso si tratta di una specializzazione in un settore preciso: il musical. A questo link è possibile visionare gli enti accreditati AFAM.
Con l’affermazione del cinema e della televisione il mondo dello spettacolo negli ultimi 50 anni è cambiato radicalmente: l’attore deve essere in grado di adattarsi a diversi mezzi di comunicazione.
Questa situazione è stata ben compresa soprattutto negli Stati Uniti, dove le scuole di recitazione formano globalmente gli attori.
In Italia siamo rimasti ancorati ad una netta divisione che ha favorito il diffondersi di scuole private nate per colmare il vuoto nell’offerta formativa.
Nel nostro paese, non essendoci offerte “istituzionali riconosciute” che rispondono all’esigenza di interdisciplinarietà, proliferano scuole di musical dove si studiano le tre arti insieme.
In queste accademie, tuttavia, si confonde la formazione globale con il musical. La formazione globale è un passo oltre: condivide lo studio delle tre arti sceniche, ma le applica a qualsiasi mezzo di comunicazione, non soltanto al teatro musicale.
La duttilità garantisce maggiori possibilità di inserimento professionale.
Molti artisti che hanno studiato oltreoceano confermano che l’approccio delle scuole americane è diverso proprio in questo aspetto: un attore viene formato globalmente, la specializzazione avviene semmai in un secondo momento.
Ambizione e umiltà
Se l’ambizione nel mondo dello spettacolo è molto importante, lo è anche l’umiltà.
Per mettersi al riparo da truffe di vario genere occorre diffidare delle vie che appaiono più facili e veloci.
Saper scegliere
Negli ultimi anni molte scuole di danza hanno improvvisato corsi di canto e di recitazione per “rispondere ad una richiesta crescente del mercato”, sulla scia dei format televisivi.
Non ci si può accontentare di queste proposte se si vogliono strutturare le basi del proprio mestiere: come ogni altra figura professionale, anche quella dell’attore ha bisogno di istituzioni che garantiscano ambienti idonei, un piano di studi articolato e la presenza di docenti qualificati e stabili.
Attenzione ai nomi famosi
Gli insegnanti di arte scenica devono essere professionisti che sanno coniugare attività artistica e competenza didattica.
Non sempre un nome altisonante si accompagna a buone capacità di insegnamento, anzi: spesso gli attori famosi non possono dedicarsi ad un lavoro che richiede costanza e metodo, quindi appaiono per alcune settimane, ma poi devono dare precedenza alle loro tournée.
Infine, molte scuole private utilizzano i nomi famosi per sfacciate operazioni di marketing sapendo che gli ingenui cadono facilmente nella rete.
L’allenamento paga
Occorre diffidare di chi rende la vita facile o propone scorciatoie.
Si diventa padroni di una tecnica espressiva solo con il tempo e con una dedizione incondizionata.
Per ottenere importanti risultati, come gli atleti, anche gli artisti devono dedicare molte ore all’allenamento quotidiano per anni, non per pochi mesi.
Per chi volesse intraprendere la carriera artistica direttamente, anche senza una preparazione, può essere utile tenere presente almeno questo decalogo.
1. Se qualcuno elogia a non finire il vostro bel visino o il vostro incredibile talento promettendo sicuro inserimento lavorativo, diffidate!
2. Non firmate mai contratti senza averli fatti vedere prima ad una persona esperta, incaricata da voi stessi, che ne attesti la validità.
3. Non accettate incontri “fuori sede”: un colloquio di lavoro non può avvenire al bar!
4. Se una produzione vi chiede di pagare per ottenere un ruolo da protagonista, questa è certamente una truffa!
5. Attenzione alle agenzie che insistono troppo sul book: spesso puntano solo a “vendere” il servizio fotografico.
6. Durante le feste o in alcuni locali ben frequentati vi sono persone che si spacciano per produttori: molto spesso si tratta di individui in cerca di avventure.
7. Diffidate di una scuola che vi assicura un inserimento lavorativo alla fine di un corso a pagamento.
8. Non fatevi ingannare dalle apparenze: i truffatori si presentano molto bene sia curando il proprio look.
9. Se siete stati vittima di una truffa, è nel vostro diritto denunciare chi vi ha ingannato, eviterete in questo modo che altri giovani vengano truffati.
10. E comunque, evitate di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo senza una preparazione seria.
In questa versione online gli argomenti sono stati riassunti. Se sei interessato ad approfondire puoi scaricare la Guida all’Orientamento in formato pdf al seguente link:
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