La Vedova Scaltra di Carlo Goldoni | Trama ragionata

vedova scaltra di carlo goldoni

La vedova scaltra è una commedia teatrale suddivisa in tre atti di Carlo Goldoni, scritta e rappresentata nel 1748.
Si tratta di una delle prime commedie che Goldoni scrive per Madebach: la donna protagonista fu interpretata dalla moglie del capocomico, Teodora Madebach.
Ne vennero fatte successivamente delle trasposizioni operistiche quali Le quattro nazioni o La vedova scaltra, opera buffa di Niccolò Piccinni nel 1773 e La vedova scaltra, opera di Ermanno Wolf-Ferrari del 1930.

PERSONAGGI
ROSAURA, vedova di Stefanello de’ Bisognosi e figlia del Dottore Lombardi.
ELEONORA, sua sorella.
PANTALONE DE’ BISOGNOSI, cognato di Rosaura, amante di Eleonora.
IL DOTTORE LOMBARDI bolognese, padre delle suddette due sorelle.
MILORD RUNEBIF, inglese.
MONSIEUR LE BLAU, francese.
DON ALVARO DE CASTIGLIA, spagnolo.
IL CONTE DI BOSCO NERO, italiano.
MARIONETTE, francese, cameriera di Rosaura.
ARLECCHINO, cameriere di locanda.
BIRIF, cameriere di Milord.
FOLETTO, lacchè del Conte.
SERVI di PANTALONE.
UN CAFFETTIERE e i suoi garzoni.

LUOGO
La scena si rappresenta in Venezia.

ATTO PRIMO
SCENA PRIMA
Notte
Camera di locanda con tavola rotonda apparecchiata
(MILORD RUBENIF, MONSIEUR LE BLAU, DON ALVARO, IL CONTE DI BOSCO NERO)
Vi sono tutti e quattro gli uomini a sedere alla tavola rotonda, con bicchieri in mano pieni di vino, cantando una canzone alla francese, intuonata da Monsieur Le Blau, e secondata dagli altri, dopo la quale iniziano a discutere in modo amichevole della cena appena venuta a concludersi e iniziano a far paragoni su quale cucina sia la migliore e su quanto le proprie usanze di ogni paese siano più o meno di facile diffusione nel mondo, ognuno con differenti considerazioni: il francese loda il cibo della cena, gli altri criticano l’abitudine di lodare il proprio paese, l’inglese non loda Londra, il francese si e lo spagnolo ride facendo un confronto con Madrid. L’italiano per evitare ulteriori discussioni esordisce dicendo che ciò che più conta è avere quattro quattrini in tasca e l’allegria nel cuore. Il Francese gli dà ragione e aggiunge che in quel momento manca solo la presenza di una bella donna ad allietare la serata e fanno cenno alla festa di ballo della notte precedente in cui sono stati serviti dalla bella vedova Rosaura e parlando di lei Monsieur le Blau intuona nuovamente la medesima canzone francese e dopo tutti replicano la strofa.

SCENA SECONDA
(ARLECCHINO e detti)
Arlecchino si ferma con ammirazione ad ascoltar la canzone. Terminata si riempie un bicchiere di vino, canta anch’egli la stessa bevendo e poi col bicchiere se ne va. Successivamente tutti gli uomini iniziano a discutere anche sul comportamento del cameriere Arlecchino, assecondato dall’ italiano Conte di Bosco Nero, compiaciuto anche dal francese Monsieur Le Bleau e criticato per tale impertinenza dallo spagnolo Don Alvaro. Tornano poi a parlare di donna Rosaura e l’italiano se ne discosta dicendo di starne attenti perché è una donna nemica d’amore, sprezzante di uomini e incapace di tenerezza. In questo atto inizia la gara per conquistarla, tutti la prendono come una sfida. Mentre gli altri chiacchierano Milord non dice nulla e agisce per primo.

SCENA TERZA
(ARLECCHINO e detti, poi altri camerieri di locanda)
Milord chiama Arlecchino e gli dà un anello da consegnare a Rosaura, le manda un dono prezioso che lei aveva già notato.

SCENA QUARTA
Giorno
Camera di Rosaura con sedie.
(ROSAURA e MARIONETTE, vestita all’uso delle cameriere francesi)
Ci troviamo in un ambiente domestico, iniziano i corteggiamenti. Viene definita la condizione di Rosaura parlando con la cameriera: parlano di come starebbe Rosaura vestita da francese e la cameriera la esorta a trovare un altro marito indirizzandola verso un francese perché sono più accomodanti con le donne. Rosaura, dopo la morte del marito, si trova sotto la tutela del cognato e non avendo problemi economici, può scegliere liberamente il suo pretendente.

SCENA QUINTA
(Arlecchino e dette)
Arlecchino porta l’anello a Rosaura da parte di Milord ma lei lo rifiuta poiché non lo conosce. L’offesa non sta nel regalo quanto al fatto che gli stanieri pensano che le donne italiane siano legate solo a tutto ciò che è materiale e di non averlo ricevuto in seguito a dei corteggiamenti, così sotto consiglio della cameriera, suggerisce di riferirgli di venire a trovarla per prendere una tazza di cioccolata assieme.

SCENA SESTA
(ROSAURA, poi MILORD)
Dialogo tra Rosaura e Milord, lui non insiste e non entra nel gioco dei complimenti che invece la donna avrebbe voluto avviare. Dopo l’accenno a un complimento, lei accetta subito l’anello. Le scene seguenti sono articolate nello stesso modo, il primo atto è strutturato con una serie di incontri mattutini tra la donna e i pretendenti.

SCENA SETTIMA
(MARIONETTE, con due chicchere di cioccolata sulla guantiera, e detti)
Particolarità attribuita all’inglese: una persona può essere innamorata anche solo per la vicinanza anche se non è indispensabile essere sempre vicino ad essa in futuro. Lui mette in preventivo il ritorno in patria mettendo in evidenza la sua libertà, la sua sincerità e la sua lentezza. L’inglese è affascinato dalla bellezza della donna però non è incline al matrimonio perché non sa quanto durerà il suo amore.

SCENA OTTAVA
(IL CONTE e detti)
L’italiano mostra la sua gelosia e spicca con la sua ironia sugli altri.

SCENA NONA
(ELEONORA e detti)
Entra in scena Eleonora, sorella di Rosaura che viene presentata al Milord. Poco dopo lui si alza dicendo che è tempo per lui di andare e che comunque a lei attendono altri pretendenti da conoscere come il Conte che muore d’amore per lei, ma siccome anch’egli la ama le lascerà la libertà di scegliere per conto proprio.

SCENA DECIMA
(ROSAURA, ELEONORA, ed IL CONTE)
Fa ingresso in casa il Conte il quale, mostrandosi con atteggiamenti anche un po’ saccenti ed esuberanti fa subito stizzire Rosalba che risponde a tono dicendo che lei non è di proprietà di nessuno e che nonostante l’amore sia ricambiato, questo non porta il perdere la propria autorità, libertà e pensiero.

SCENA UNDICESIMA
(ELEONORA ed IL CONTE)
Eleonora a parte cerca di tranquillizzare il Conte il quale risponde che per lui è normale provare gelosia ma che prima di tutto ci deve essere buona civiltà ed educazione se no non si arriverà mai alla tenerezza che richiede Rosalba in un corteggiamento e da un marito.

SCENA DODICESIMA
Strada con la casa di Rosaura
(IL DOTTORE e PANTALONE)
L’ambientazione cambia, siamo nella strada davanti casa di Rosaura, il dottore e Pantalone parlano. Pantalone ha un interesse per Eleonora per dare discendenti alla propria famiglia e per preservare il matrimonio. Il dottore, padre di Rosaura e Eleonora, accetta la richiesta di Pantalone a condizione che la giovane accetti e sia felice di sposarlo. In questo modo Goldoni vuole mostrare figure paterne positive che si occupino degli interessi dei propri figli.

SCENA TREDICESIMA
(PANTALONE, poi MONSIEUR LE BLAU)
Arriva il francese che cerca di essere introdotto da Pantalone dicendogli che ha una bottiglia di vino da condividere con lui. Pantalone si accorge che si tratta di una scusa per essere accolto in casa si rifiuta di farlo entrare perché avrebbe potuto corteggiare Rosaura e Eleonora.

SCENA QUATTORDICESIMA
(MONSIEUR LE BLAU, poi MARIONETTE)
Il francese viene introdotto in casa da Marionette, essendo sua connazionale lo predilige su tutti gli altri e lo fa entrare.

SCENA QUINDICESIMA
(ROSAURA a sedere, leggendo un libro, poi MARIONETTE)
Si apre con Rosaura che legge un volume. Il tema è quello dei cicisbei, legge un libro alla moda ma non specifica quale. Ciò che conta è il tema: una vedova che deve trovare marito. I suoi corteggiatori, invece di sfociare in un matrimonio, preferiscono avere un legame tra dama e cicisbeo. Il libro le è stato dato da Marionette, lei però non lo considera un buon esempio. In più Marionette introduce il fatto che c’è il francese in attesa di presentarsi a Rosalba e che lei si è fidata a farlo entrare in quanto suo concittadino.

SCENA SEDICESIMA
(MONSIEUR LE BLAU e dette)
Entra il francese e si accomoda.

SCENA DICIASETTESIMA
(ROSAURA e MONSIEUR LE BLAU)
Visita del francese. Ognuno di questi passaggi avviene in maniera parallela con i precedenti. Il francese però è diverso dagli altri: è affetto nei modi, si propone con grande dispendio di parole come corteggiatore infallibile, per poi risultare solo il più ridicolo. È frivolo e chiede chi abbia predisposto l’acconciatura di Rosaura (Marionette). Rosaura nota il modo di vestire del francese e il francese si loda da solo, invece di lodare la donna che passa in secondo piano. Rosaura si schernisce perché non fa una dichiarazione ma si dichiara semplicemente suo amante, parla delle sue intenzioni matrimoniali, vuole baciarle la mano ma la donna non glielo concede facilmente.

SCENA DICIOTTESIMA
(ROSAURA sola)
Rosaura fa un resoconto della situazione in cui si trova: nota un eccesso caratteriale del francese, un modo di corteggiare troppo studiato che finisce per essere poco credibile.

ATTO SECONDO

SCENA PRIMA
(IL DOTTORE e ROSAURA)
Si apre con una conversazione tra padre e figlia, il padre rivela alla figlia che Pantalone, cognato di Rosalba, vuole sposare Eleonora. Rosaura non è d’accordo perché lei stessa ha sposato un vecchio e vuole risparmiare questa esperienza a sua sorella e cerca di persuadere il padre. Il dottore chiede poi a Rosaura se vuole sposarsi di nuovo e le propone lo spagnolo Don Alvaro di Castiglia.

SCENA SECONDA
(ROSAURA poi DON ALVARO)
Don Alvaro viene introdotto come un uomo di grande gravità. Una delle caratteristiche dello spagnolo è un disprezzo dell’oro messo in rapporto con l’oro che arriva dai possedimenti oltreoceano, gli spagnoli ricevono con facilità l’oro dall’America, sono ricchi e possono permettersidi disprezzare l’oro. Allo spagnolo le italiane sembrano troppo alla mano, non sono maestose come le spagnole, però dice che Rosaura è diversa dalle altre, sembra anche lei una spagnola. Gli spagnoli sono nobili che campano di rendita, questo aspetto viene caricato fino al ridicolo. Rosaura si propone di fidarsi di lui, lui si mette nella posizione di essere maltrattato dalla donna perché gli ricorda la capacità di sostenere un carattere grave.

SCENA TERZA
(ROSAURA sola)
Monologo di Rosaura, commenta il carattere dello spagnolo e fa un confronto fra tutti i pretendenti e comincia la seconda fase del corteggiamento: i pretendenti manderanno a Rosaura un dono.

SCENA QUARTA
Camera nella locanda.
(Monsieur Le Blau ed ARLECCHINO)
Il francese chiede ad Arlecchino di portare un dono a Rosaura e di fingersi un servitore francese. Si tratta del ritratto del francese stesso. Arlecchino deve vestirsi prima da servitore francese e poi da servitore spagnolo: anticipa quello che farà Rosaura in una scena successiva. Il francese insegna ad Arlecchino parlata e modi dei francesi ma il servitore comincia a fare inchini risultando ridicolo.

SCENA QUINTA
(IL CONTE poi FOLLETTO lacchè)
Il conte affida un dono al suo cavaliere personale Folletto che ha una certa cerimoniosità perché chiama tutti “illustrissimo/a”. Il conte manda una lettera e gli chiede di controllare se c’è qualcuno che fa conversazione con lei.

SCENA SESTA
(MILORD, e poi BIRIF)
La caratteristica dell’inglese è la laconicità, gli inglesi erano noti a Venezia per la loro prodigalità. Milord fa portare a Rosaura dei diamanti.

SCENA SETTIMA
(ARLECCHINO con un foglio in mano, avuto dal Francese, poi DON ALVARO)
Don Alvaro manda come dono l’albero genealogico della sua famiglia, segno di grande nobiltà. Lo spagnolo vuole che Arlecchino si comporti come un classico servitore spagnolo.

SCENA OTTAVA
Camera di Rosaura, con tavolino, carta, calamaio e sedie.
(IL DOTTORE ed ELEONORA)
Torna la questione del matrimonio di Eleonora. Il padre vuole spingere Eleonora verso questo matrimonio poiché Pantalone è molto ricco, Eleonora decide di accontentare il padre.

SCENA NONA
(ELEONORA, poi MARIONETTE)
Marionette fa cambiare idea a Eleonora perché Pantalone è vecchio e non vale la pena sposarlo, piuttosto vale la pena sposare il francese che è anche bello e ricco, ora le resta solo avvisare il padre di aver cambiato idea.

SCENE DECIMA / UNDICESIMA
(ROSAURA e dette)
Marionette e Eleonora parlano con Rosaura che sostiene la scelta della sorella di non sposare Pantalone.

SCENA DODICESIMA
(ROSAURA e MARIONETTE)
Marionette dice a Rosaura che il servitore del francese è Arlecchino. Arlecchino non dice una parola di quelle suggerite dal francese, infatti egli gli lascia una lettera da portare accompagnata dal dono: il ritratto.

SCENA TREDICESIMA
(ROSAURA e MARIONETTE)
Rosaura è convinta che dopo essersi opposta al matrimonio tra Pantalone e Eleonora, lui vorrà cacciarla di casa, per questo deve trovare rapidamente un sposo.

SCENA QUATTORDICESIMA
(FOLETTO lacchè, e dette)
Folletto consegna la lettera del suo padrone, il Conte e prova a corteggiare scherzosamente la cameriera.

SCENA QUINDICESIMA
(ROSAURA, MARIONETTE, poi BIRIF)
Anche il regalo di Milord viene consegnato.

SCENA SEDICESIMA
(ROSAURA e MARIONETTE, poi ARLECCHINO vestito da servitore spagnolo)
Arlecchino vestito da spagnolo consegna il regalo di Don Alvaro e Rosaura alquanto stupita nel rivederlo con il cambio d’abito gli chiede quante altre figure abbia intenzione di fare.

SCENA DICIASETTESIMA
(ROSAURA e MARIONETTE)
Rosaura inizia ad essere davvero indecisa nella scelta e ripete i suoi criteri di selezione: l’inglese la mette in dubbio perché nonostante i modi più garbati e generosi di tutti non la vuole in moglie, lo spagnolo è stato rispettoso, il francese galante e l’italiano si è dimostrato il più amabile. Conclude dicendo che sarà per lei una scelta importante perché un’amante lo puoi scegliere anche con un occhio chiuso ma per un marito da cui vuoi soprattutto amore e fedeltà devi tenere entrambi gli occhi ben aperti.

SCENE DICIOTTESIMA / DICIANNOVESIMA
(BIRIF dalla parte di MILORD, FOLETTO dalla parte del CONTE, e detti)
Milord e il Conte si incontrano, i loro servitori gli portano le risposte di Rosaura. Il Conte confessa di non temere Milord e tutti i suoi rivali, il suo amore per Rosaura è fin troppo forte e solo lui è al possesso del suo cuore.

SCENA VENTESIMA
(DON ALVARO passeggiando, poi ARLECCHINO vestito alla spagnola)
Arlecchino porta allo spagnolo il biglietto di risposta di Rosaura ma, confondendo i biglietti, dà allo spagnolo quello che era per il francese e cerca in modo del tutto ironico di trovare similitudini e metafore per non far capire dell’errore. In seguito il servitore riceve la “patente” da servitore ma non è soddisfatto.

SCENA VENTUNESIMA
(MONSIEUR LE BLAU guardandosi in uno specchietto, poi ARLECCHINO vestito alla francese)
Arlecchino deve giustificare con il francese il biglietto che non corrisponde al regalo mandato gli dice quindi che Rosaura è svenuta per le belle parole dette e anche su quest’altro bigliettino scambiato cerca di trovare similitudini con il dono del suddetto. Stavolta viene ricompensato con un pezzo di carta di Rosaura.

SCENE VENTIDUESIMA/ VENTITRESIMA
(ARLECCHINO, poi MARIONETTE, ch’esce di casa)
L’atto si chiude con Arlecchino che da a Marionette il pezzo di carta che aveva ricevuto (utilizza le stesse parole di Le Bleau), Marionette indignata dice di volersi vendicare.

ATTO TERZO

SCENA PRIMA
Camera di Rosaura.
(ROSAURA e MARIONETTE)
In questo atto, Rosaura mette alla prova la fedeltà dei suoi amanti. Rosaura da importanza alla scelta dell’uomo da sposare e per farlo li mette alla prova in una maniera considerata da Marionette pericolosa: Rosaura vuole assicurarsi dell’affetto e della sincerità dei suoi quattro corteggiatori, così approfitta quindi del carneval di Venezia e mascherandosi in quattro maniere diverse, essa fa successivamente la parte di compatriota dei quattro forestieri, trendoli in inganno nel fingersi un’altra amante e persuadendoli ancora di più, oppure vedendo chi di loro sia davvero fedele.

SCENA SECONDA
(PANTALONE e dette)
Rosaura si trova a parlare con Pantalone che si scusa con lei.

SCENA TERZA
(ROSAURA e MARIONETTE)
Rosaura continua con i preparativi per l’inganno in cui porre i pretendenti.

SCENE QUARTA/ QUINTA
Strada con casa di Rosaura.
(MONSIEUR LE BLAU da una parte e DON ALVARO dall’altra, tutti e due con li biglietti di Rosaura in mano, osservandoli. ARLECCHINO e detti)
Il francese da una parte e lo spagnolo dall’altra si interrogano sull’ambiguità dei biglietti scritti da Rosaura in risposta ai loro doni, arriva Arlecchino che con un gesto veloce li scambia, ognuno riconosce il suo biglietto e capiscono che la colpa è di Arlecchino. I due capiscono di essere rivali e perciò decidono di battersi a duello per meritarsi Rosaura.

SCENE SESTA/ SETTIMA/ OTTAVA
(MONSIEUR LE BLAU e MARIONETTE, di casa. Poi ELEONORA alla finestra. Poi il DOTTORE)
Marionette combina un incontro tra il francese e Eleonora, i due parlano ma Eleonora non accoglie le lusinghe del francese. Monsieur Le Blau si ritrova poi a parlare con il dottore delle sue due figlie poiché sostiene di amarle entrambe e il padre lo caccia via.

SCENA NONA
Strada con bottega di caffè con sedili, e quanto occorre per servizio della bottega medesima
(CAFFETTIERE e GARZONI, MILORD ed IL CONTE)
Il duello tra inglese e italiano che nasce dalla gelosia, viene svolto con grande rapidità per il temperamento dell’inglese che passa subito ai fatti e il Conte rimane ferito ad un braccio.

SCENA DECIMA
(MILORD, poi ROSAURA mascherata all’inglese)
E’ la prima scena in cui Rosaura mette alla prova la fedeltà dei pretendenti. Rappresenta una dama inglese mostrandosi laconica. Finge di essere innamorata di Milord il quale cede e promette di amarla.

SCENA UNDICESIMA
(MILORD solo)
Monologo di Milord che ragiona sul fatto che la dama mascherata è una sua connazionale ed è una dama, quindi di rango superiore a Rosaura che è figlia di un mercante.

SCENE DODICESIMA/ TREDICESIMA/ QUATTORDICESIMA
(DON ALVARO, poi ARLECCHINO. DON ALVARO, poi MONSIEUR LE BLAU. ROSAURA in maschera alla francese, e detti)
Incontro da Don Alvaro e Monsieur le Blau, stanno per portare a termine il duello finché non interviene Rosaura travestita da dama francese. Si finge innamorata e il francese cede all’istante.

SCENA QUINDICESIMA
(MONSIEUR LE BLAU e DON ALVARO)
Monsieur le Blau e Don Alvaro stanno per riprendere il duello perché il francese non se la sente di rinunciare del tutto a Rosaura per una donna che non ha voluto mostrare la sua identità.

SCENE SEDICESIMA/ DICIASETTESIMA
(ROSAURA mascherata alla spagnola, e detti. ROSAURA e DON ALVARO)
Arriva Rosaura vestita da spagnola e lo spagnolo cede, gli dà come oggetto la tabacchiera che aveva scambiato con Rosaura. In questa scena Don Alvaro fa un riferimento a Rinaldo della Gerusalemme Liberata di Ariosto. Rinaldo era stato incantato dalla maga Armida e per questo si era allontanato dal combattimento, l’innamoramento per la maga viene visto come un incantesimo perciò vengono inviati due uomini dell’esercito cristiano che gli mettono davanti uno scudo in cui lui può specchiarsi. Lo specchio fa sciogliere l’incantesimo. Rosaura è paragonata alla maga, lo spagnolo di fronte alle parole della compaesana riprende il senno e l’incantesimo viene sciolto.

SCENA DICIOTTESIMA
Strada remota.
(IL CONTE ed ARLECCHINO)
Arlecchino comunica al Conte l’intenzione e l’invito da parte di Rosaura.

SCENA DICIANNOVESIMA
(ROSAURA mascherata con zendale alla veneziana, e detti)
C’è la prova di fedeltà con il Conte, il Conte difende Rosaura e dice che la ama rifiutando la donna che lo corteggia perché l’amore per Rosaura è superiore anche se non è nobile comunque proviene da una buona famiglia.

SCENE VENTESIMA/ VENTUNESIMA/ VENTIDUESIMA/ VENTITRESIMA/ VENTIQUATTRESIMA
Camera di Rosaura accomodata per la conversazione, con tavolini e sedie, e vari lumi.
(ROSAURA e dette. IL CONTE e dette. DON ALVARO e detti. MILORD e detti)
La scena è ambientata nella camera di Rosaura, è il momento dello scioglimento, Marionette convince Eleonora a sposare il francese. Nella camera di Rosaura arrivano tutti i pretendenti.

SCENA VENTICINQUESIMA
(MONSIEUR LE BLAU e detti)
Una volta arrivati in scena tutti i pretendenti, Rosaura rivela la messa in scena e la sua decisione. Il Conte è l’unico che ha superato la prova di fedeltà e che lei decide di sposare, Don Alvaro se ne va risentito e Marionette presenta Eleonora al francese.

SCENA ULTIMA
(PANTALONE, IL DOTTORE e detti)
Vengono sancite le doppie nozze con le rispettive approvazioni anche del Dottore e di Pantalone.

(SFA, “Storia del Teatro” – Relazione a cura di Melania Allasia)

melania allasia
Melania Allasia

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