Le Baruffe Chiozzote è il titolo di una commedia in tre atti che è andata in scena per la prima volta nel 1762.
Baruffe, spiega Carlo Goldoni, “significa confusione, una mischia, un azzuffamento d’uomini, o di donne, che gridano, o si battono insieme. Queste baruffe sono communi tra il popolo minuto, e abbondano a Chiozza più che altrove…”.
Tempo e spazio
Le Baruffe Chiozzote si svolgono nell’arco di pochi giorni e sono ambientate nell’epoca in cui visse Carlo Goldoni. Il tempo della storia coincide con il tempo del racconto, infatti non sono presenti flash-back. Tutte le scene avvengono in successione temporale. Non sono presenti avvenimenti storici e questo sta a significare che probabilmente non è importante l’epoca nella quale sono ambientate le vicende, ma i contenuti e i sentimenti delle persone. I personaggi vivono a Chioggia “una bella e ricca città che dista venticinque miglia da Venezia”. In questa commedia i luoghi non hanno molta importanza, infatti è più importante il paesaggio umano. Godoni utilizza il dialetto veneziano che è la lingua degli abitanti di Chioggia. Il dialetto ha impedito una larghissima diffusione dell’opera.
Personaggi
PERSONAGGI:
PADRON TONI (Antonio), padrone di tartana peschereccia
MADONNA PASQUA, moglie di padron Toni
LUCIETTA, fanciulla, sorella di padron Toni
TITTA-NANE (Giambattista) giovine pescatore
BEPPE (Giuseppe), giovine, fratello di padron Toni
PADRON FORTUNATO, pescatore
MADONNA LIBERA, moglie di padron Fortunato
ORSETTA (Orsolina), fanciulla, sorella di madonna Libera
CHECCA (Francesca), altra fanciulla, sorella di madonna Libera
PADRON VICENZO, pescatore
TOFFOLO (Cristoforo), battellaio
ISIDORO, Coadiutore del Cancelliere Criminale
IL COMANDADOR, il Messo del Criminale
CANOCCHIA, giovine che vende zucca arrostita
Uomini della tartana di padron Toni
Servitore del Coadiutore
Atto I
Scena 1 – A Chioggia, in strada
Donna Pasqua, moglie di padron Toni, pescatore, e Lucietta, sorella di lui, ricamano. Dall’altra parte della strada, intente allo stesso lavoro, ci sono Libera, moglie di Fortunato, altro pescatore, insieme alle due giovani sorelle Orsetta e Checca. Stanno lavorando merletti sui loro cuscini posti nei loro scagnetti.
Scena 2
Entrano in scena Canocchia, venditore di zucca, e il battelliere Toffolo: quest’ultimo offre la zucca appena sfornata alle donne.
Scena 3
Lucietta invita Toffolo a sedersi al suo fianco, mentre le altre commentano con riprovazione il loro conversare. Segue un bisticcio in cui tutti utilizzano con sprezzo i cognomi e i soprannomi degli altri: Ricotta, Marmottina, Meggiotto, Padella, Cialtrona… Checca dichiara che riferirà quanto accaduto a Titta-Nane, fidanzato di Lucietta.
Scena 4
Don Vicenzo, pescatore rimasto a terra, annuncia che è arrivata la barca di padron Toni.
Scena 5 – Veduta del canale con varie barche pescarecce, fra le quali la tartana di padron Toni.
Padron Fortunato, Beppo, Titta-Nanne, e altri uomini nella tartana, e padron Toni scendono a terra per vendere il pesce, arriva anche padron Vincenzo.
Scena 6
Le donne fanno la pace e decidono di tacere sugli avvenimenti del mattino.
Scena 7
Vicenzo si accorda con Toni per acquistare del pesce. Toni saluta sua moglie, mentre Lucietta, parlando con suo fratello Beppo, gli confida maliziosamente che Toffolo ha conversato con Orsetta, con la quale lo stesso Beppo è fidanzato. Il giovane afferma di non volerla più sposare e di volerle restituire l’anello di fidanzamento che le aveva comprato.
Scena 8
Fortunato e Titta-Nane scendono dalla barca mentre Fortunato parla con la moglie Libera.
Scena 9
Checca e Orsetta insinuano a Titta-Nane che Lucietta se la intenda con Toffolo. Titta-Nane, indignato, promette vendetta.
Scena 10
Beppo incontra Toffolo: si insultano e vengono alle mani. Il battelliere lancia sassi al pescatore che estrae un coltello. Un sasso colpisce padron Toni, accorso per calmare le acque. Le baruffe si allargano: Titta-Nane, che nel frattempo è arrivato, minaccia Toffolo con uno spadone.
Scena 11
Sopraggiungono le donne cercando di riportare la calma.
Scena 12
Padron Fortunato, Libera, Orsetta, Checca continuano a cercare di calmare gli animi. Mentre gli uomini scaricano il pesce dalle barche giunte nel porto.
Scena 13
Toffolo se ne va via minacciando di denunciare i suoi aggressori alle autorità.
Atto II
Scena 1 – Nella Cancelleria criminale
Toffolo denuncia al coadiutore del cancelliere, Isidoro, l’aggressione di Titta-Nane, accusando anche Beppo, Toni e Titta-Nane.
Scena 2 – In strada
Pasqua e Lucietta escono dalla loro casa, portando le loro sedie di paglia, i loro scagni e i loro cuscini, e si mettono a lavorare merletti.
Scena 3
Donna Pasqua cerca di riappacificare, senza risultato, Lucietta e Titta-Nane. Entrambi i giovani aspettano che sia l’altro a fare la prima mossa e a chiedere scusa. Titta-Nane, al colmo dell’ira, annuncia a donna Pasqua l’intenzione di lasciare la sua promessa. Lucietta gli restituisce i doni da lui ricevuti.
Scena 4
Il Comandor interroga donna Pasqua sui fatti avvenuti. E le chiede se è la moglie di padron Toni.
Scena 5
Donna Pasqua parla con Titta-Nanne ed è preoccupata per la denuncia e per i suoi averi.
Scena 6
Lucietta si arrabbia con Titta-Nanne perché sempre troppo impulsivo e che non si minaccia di morte nessuno se non si vogliono avere denunce.
Scena 7
Il Comandor esce di casa e incontra padron Fortunato e gli dice che sua moglie deve essere interrogata, lui rientra in casa maledicendo le baruffe e i litigi.
Scena 8 – In cancelleria
Vicenzo cerca di convincere Isidoro a lasciar perdere la causa legale, e il coadiutore accetta di tentare una mediazione, dopo aver sentito i protagonisti dello scontro.
Scena 9
Vincenzo parla da solo, fa delle considerazioni sul fatto di dover essere interrogati per poter finire questa questione.
Scena 10
Donna Pasqua, Lucietta, Libera, Orsetta e Checca attendono di essere convocate. C’è anche padron Fortunato.
Scena 11
Il Comandor si rivolge alle donne che parlano tutte insieme.
Scena 12
Checca racconta la sua versione dei fatti. Isidoro si informa sulla situazione sentimentale della giovane, che gli confessa di avere delle simpatie per Titta-Nane, ritornato libero dopo aver lasciato Lucietta. Isidoro promette che indagherà con il giovane per lei.
Scena 13
Beppo ha un duro scontro con la sua innamorata Orsetta, in cui sfoga la sua gelosia nei confronti di Toffolo.
Scena 14
Donna Libera chiede ad Orsetta come è andato l’interrogatorio e se bisogna giurare. Il Comandore la chiama per testimoniare sui fatti accaduti.
Scena 15
Vicenzo afferma che il battelliere non è disposto alla conciliazione.
Scena 16
Alla fine il Comandore rimanda tutti a casa.
Atto III
Scena 1 – In strada
Beppo parla da solo rimugina se dovrà andare in prigione.
Scena 2
Arrivano Libera, Orsetta e Checca con lo scialletto sulle spalle, che amorevolmente cercano di consolare Beppo.
Scena 3
Si aggiungono al gruppo Pasqua e Lucietta anche loro con gli scialli sulle spalle e si uniscono alla conversazione.
Scena 4
Arriva anche padron Toni che sostiene di non preoccuparsi che è tutto sistemato.
Scena 5
Ma con l’arrivo di padron Vincenzo la situazione cambia nuovamente versione perché sembra che il battelliere non voglia conciliare e insista con la denuncia.
Scena 6
Si unisce anche Titta-Nanni che afferma di non aver paura.
Scena 7
Arriva il Comandore e convoca tutti in cancelleria
Scena 8-9
Isidoro parla con le donne coinvolte.
Scena 10
Le donne ricominciano a bisticciare e ad accapigliarsi
Scena 11
Le donne seguono a darsi botte, gridando sempre. Fortunato in mezzo, finché riesce a separarle, e caccia le sue in casa.
Scena 12
Isidoro sonda la propensione di Titta-Nane verso Checca, ma il pescatore afferma di essere ancora innamorato di Lucietta, pur se in collera con lei.
Scena 13
Isidoro intanto continua nel suo lavoro di riappacificazione, e parla con Toffolo, condotto lì da Vicenzo
Scena 14
Il battelliere dice di temere per la propria vita, ma il funzionario fa promettere a Titta-Nane e a Beppo di lasciarlo stare.
Scena 15
Beppo parla con Toffolo in strada sulle vicende accadute e sul fatto che Lucietta ha rifiutato Titta-Nanne.
Scena 16 – Strada con casa, come altre volte
Lucietta e Orsetta sono alla finestra delle loro case. Donna Pasqua di dentro.
Scena 17
Arrivano Titta-Nanni, Toni e Beppo. Toni si arrabbia con Titta-Nanni e gli intima di non essere sempre intorno alla sua promessa sposa.
Scena 18
Si erano aggiunti alla discussione Toffolo e padron Vincenzo, ma Toffolo corre via, e si scontra violentemente con Isidoro che stava arrivando, urtandosi, ed Isidoro dà una spinta a Toffolo, e lo getta in terra.
Scena 19
Isidoro e Toffolo si fermano a parlare e Toffolo afferma di non pensare né Lucietta né a Orsetta, essendo interessato a Checca e desiderando sposarla.
Scena 20
Giustifica, inoltre, i suoi atti dicendo di aver voluto fare un dispetto a tutti, ma di essere seriamente intenzionato nei confronti di Checca.
Scena 21
Entrano Checca, poi Orsetta, poi Lucietta e padron Fortunato che spiega la situazione.
Scena 22
Checca, interrogata dalla sorella e dal cognato, risponde che accetterebbe di buon grado di sposare Toffolo. Isidoro si accinge a celebrare il matrimonio. Orsetta obietta però che, come sorella maggiore, spetterebbe a lei il diritto di convolare a nozze per prima.
Scena 23
Segue un acceso scambio verbale tra Lucietta e Orsetta, che si conclude con gli insulti usuali.
Scena 24
Le baruffe sembrano riprendere, ma Titta-Nane, vedendo Lucietta piangere, scende a più miti consigli e chiede la mano della sua innamorata.
Scena 25
Una grande festa mette fine alle Baruffe Chiozzotte. Tutti i personaggi ballano e cantano, celebrando la ritrovata armonia.
Altri articoli
(SFA, “Storia del Teatro” – Relazione a cura di Eva Giaccone)