Cape Fear – Il promontorio della paura è un film del 1991 diretto da Martin Scorsese con protagonisti Robert De Niro, Nick Nolte, Jessica Lange e Juliette Lewis.
Trama
Sam Bowden è un avvocato di grande fama che vive con la moglie Leigh e la figlia quindicenne Danielle in una piccola città della Carolina del Nord.
Dopo 14 anni di carcere, il galeotto Max Cadyviene rilasciato dal penitenziario in cui stava scontando la sua pena e si trasferisce nella cittadina con l’obiettivo di tormentare la vita di Sam.
Questi era stato il suo difensore in un processo per stupro, ma secondo Cady, non aveva fatto tutto quello che poteva per difenderlo.
Cady inizia a tormentare e perseguitare la famiglia senza mai sfociare nell’illegalità.
Paga loro un gelato, fa apprezzamenti nei confronti della figlia di Sam e li osserva dal muro di cinta della casa, tutte azioni che fanno innervosire Sam ma che non possono essere punite.
Qualche giorno dopo il cane della famiglia viene avvelenato e Cady è il primo indiziato: Sam lo denuncia, ma il criminale viene rilasciato per mancanza di prove.
L’avvocato, sentendosi perseguitato, assolda un detective privato, Kersek, per far pedinare Cady, ma anche questo espediente non porta a nulla.
Nel frattempo Max seduce e percuote Lori Davis, l’amante di Sam, sapendo che lei non denuncerà mai questo crimine per pudore.
Tutto ciò è servito ad allontanare Sam dalla moglie.
È proprio questo che il criminale voleva: arrivato allo sfinimento, l’avvocato assolda tre uomini affinché pestino Cady la sera stessa.
Prima dell’assalto, Sam lo va a trovare in un ristorante e lo minaccia, intimandogli di lasciare la città.
Uscito dal locale Max viene assalito dai picchiatori, tuttavia riesce a metterli in fuga, ferendoli gravemente.
Il giorno dopo Cady si presenta in tribunale accusando Bowden di averlo fatto pestare.
Ottiene un’istanza cautelare che ordina a Sam di doversi tenere a non meno di cinquecento metri dall’ex galeotto.
L’avvocato decide di allestire una trappola per il suo persecutore.
Fa finta di partire per un processo e si rifugia in casa sua con la moglie, la figlia, la cameriera Graciella e Kerserk.
Dopo aver ucciso Graziella, Cady riesce ad entrare in casa, eliminando anche l’investigatore privato, ma fugge quando scopre che anche Sam è in casa.
Bowden, messo alle strette, scappa con la famiglia sul suo battello ancorato a Cape Fear, ignaro che Cady, senza essere visto, si è aggrappato sotto la sua auto.
A Cape Fear la famiglia parte col battello sul fiume. Cady li raggiunge e, durante un forte temporale, tramortisce Sam iniziando a torturare madre e figlia.
Danielle riesce ad ustionare gravemente il criminale con un accendino e dell’alcool.
Cady, sfigurato in volto, ma ancora vivo, intende uccidere definitivamente la famiglia, ma le due donne riescono a mettersi in salvo mentre Sam resta ad affrontarlo.
Durante la colluttazione Sam riesce ad ammanettare una gamba di Cady a una sbarra poco prima che il battello vada a schiantarsi contro gli scogli. Leigh e Danielle finiscono su una spiaggetta, mentre Sam e Max continuano a combattere sulla riva del fiume.
L’avvocato ha la meglio ma, mentre sta per finire il criminale con una pietra, questi viene portato via dalla corrente.
Nella scena finale Sam si riunisce alla propria famiglia, la quale rimarrà per sempre segnata da questa orribile vicenda.
La tecnica attoriale
Cape Fear non è solo uno dei film di maggior successo commerciale di Martin Scorsese.
È un cult contemporaneo del thriller centrato sulla singolarità con cui il grande maestro newyorkese dipinge un racconto di angoscia morale domestica.
Per quanto riguarda la tecnica attoriale, oltre a un super cast, gli attori hanno fatto un grande lavoro sui personaggi.
De Niro ha svolto un grande lavoro sul personaggio utilizzando “l’animale”.
Ebbene si, l’attore americano ha fornito al suo personaggio una marcia in più grazie al lavoro dell’animale sul personaggio.
É riuscito a rendere il personaggio di Max Cady ancora più vivo e realistico ispirandosi e comportandosi come un serpente.
Questa tecnica aiuta l’attore a liberarsi dai movimenti abituali e a crearne di nuovi e diversi per il personaggio, a sperimentare modi diversi di percezione delle cose o delle persone e modi di approccio diversi.
É un lavoro molto profondo e spesso non è facile riuscire ad ottenere dei risultati ottimali.
Non tanto perché non si è capaci, ma per il semplice motivo che per molti attori questo lavoro comporta una pressione tale che è più semplice far vedere ciò che è bello piuttosto che i lati oscuri che ci portiamo dentro.
All’interno del metodo Strasberg e nel sistema di Stanislavskij si lavora sull’animale per sviluppare la memoria sensoriale e la capacità dell’attore di costruire personaggi più veri e credibili.
Lee Strasberg ha sempre sostenuto che lavorare su un animale aiuta l’attore a sviluppare una dimensione interiore non mediata dal pensiero razionale, ma guidata dall’istinto.
De Niro non è il primo attore ad utilizzare questa tecnica.
Molti altri grandi attori si sono ispirati ad un animale per il loro personaggio: per esempio Marlon Brando in “Il Padrino” ha lavorato sul suo personaggio come se fosse un bulldog colpito alla gola.
Cape Fear: 5 curiosità
- De Niro pagò 5.000 dollari ad un dentista per farsi limare i denti e avere un aspetto più inquietante per il ruolo. A fine riprese pagò lo stesso dentista 20.000 dollari per farseli rifare esattamente come prima.
- Il forte accento che Robert De Niro usava per interpretare Max Cady ha fatto venire i brividi a Martin Scorsese. Per divertirsi, De Niro chiamava a casa del suo amico regista, lasciando messaggi vocali come se fosse Cady.
- Inizialmente la regia era stata affidata a Steven Spielberg. In seguito raccomandò Martin Scorsese per il lavoro e lo chiamò personalmente, facendogli sapere che si trattava di un film commerciale che aveva il potenziale per essere un successo, che avrebbe esercitato un maggiore potere per Scorsese nel fare i suoi film successivi.
- La prima scelta del regista Martin Scorsese per il ruolo di Bowden fu Harrison Ford. Per convincerlo chiede a De Niro di chiamarlo. Dopo averci pensato un po’, alla fine Ford rifiutò l’offerta. Furono presi in considerazione anche Robert Redford, Jeff Bridges, Kevin Costner, Richard Gere, Mel Gibson ma, dopo che Scorsese ebbe incontrato Nolte ad un evento di gala, ritenne quest’ultimo la scelta più giusta per il personaggio. Anche lui dovette perdere diverso peso, così da risultare meno imponente accanto a De Niro.
- É stata l’ultima apparizione di Gregory Peck in un film prima della sua morte, avvenuta il 12 giugno 2003 all’età di 87 anni. Nell’originale Cape Fear di trent’anni prima era il protagonista Sam Bowden, mentre in questa pellicola è l’avvocato di Robert De Niro
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Cape Fear, il promontorio della paura
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[Recitazione Cine-TV – Relazione di Gloria Puglisi]