Arlecchino servitore di due padroni | Trama ragionata

arlecchino servitore di due padroni carlo goldoni

Arlecchino servitore di due padroni è probabilmente l’opera più conosciuta di Carlo Goldoni.
Nel 1746 Carlo Goldoni arriva a Pisa: qui riprende l’attività di avvocato.
Dopo un periodo grigio e pigro, riceve una richiesta da Antonio Sacchi, ottimo zanni, che desidera una commedia per il suo ruolo.
Goldoni rivede un canovaccio del Riccoboni, “Il servitore di due padroni“.
Dà equilibrio alle parti e consistenza all’intreccio consegnando ad Antonio Sacchi un meccanismo teatralmente perfetto in cui gli elementi essenziali dell’arte attoriale sono tesi all’estremo.
Il testo che oggi possediamo è una stesura posteriore, del 1753.
La versione consegnata al Sacchi era un canovaccio particolareggiato che consentiva all’attore di scatenare il repertorio di lazzi.

PERSONAGGI

PANTALONE DE’ BISOGNOSI
CLARICE sua figliuola
SILVIO di lui figliuolo
BEATRICE torinese, in abito da uomo, sotto nome di Federigo Rasponi
FLORINDO ARETUSI torinese, di lei amante
BRIGHELLA locandiere
SMERALDINA cameriera di Clarice
ARLECCHINO (o TRUFFALDINO) servitore di Beatrice,
poi di Florindo
DOTTOR LOMBARDI
CAMERIERE della locanda, che parla
SERVITORE di Pantalone, che parla
Due Facchini che parlano
Camerieri d’osteria, che non parlano

Trama Ragionata

ATTO PRIMO

SCENA PRIMA
Camera in casa di Pantalone.
Pantalone, il Dottore, Clarice, Silvio, Brighella, Smeraldina, un altro servitore di Pantalone.
A casa di Pantalone, testimoni un servitore e Brighella, Clarice e Silvio, figli rispettivamente di Pantalone e del Dottore, si fidanzano.
Pantalone racconta che Clarice era stata da lui promessa in sposa a Federigo Rasponi, un agente d’affari a Torino, che però era stato ammazzato a causa della sorella.
Brighella si dispiace per la notizia perché aveva conosciuto a Torino sia Federigo che la sorella, una giovane di spirito che si vestiva da uomo.
Intanto suonano alla porta e Smeraldina, la cameriera, viene mandata ad aprire.

SCENA SECONDA
Arlecchino, Smeraldina e detti.
Entra Arlecchino, che si presenta come servitore di un forestiero di nome Federigo Rasponi, torinese, il quale chiede di essere ricevuto da Pantalone.
Pantalone, sorpreso, dichiara che Federigo Rasponi è morto.
Arlecchino corre via a controllare se al suo padrone sia successo un incidente, ma poco dopo rientra dicendo che Federigo è vivo, sano e pieno di brio e che attende di esser ricevuto.
Intanto Arlecchino fa la corte a Smeraldina, che si invaghisce di lui.

SCENA TERZA
Beatrice in abito da uomo, sotto il nome di Federigo, e detti.
Entra Beatrice travestita da suo fratello, Federigo.
Si presenta a Pantalone, che rimane sorpreso, siccome era convinto che Federigo fosse morto.
Pantalone non si fida e allora chiede al presunto Federigo di mostrargli delle prove che dimostrino la sua identità.
Beatrice, astuta, gli mostra delle lettere scritte da degli amici torinesi di Pantaloni che affermano che lui è Federigo.
Intanto Silvia e Clarice si disperano perché temono che non si possa più celebrare il loro matrimonio.
Brighella però, siccome ha conosciuto di persona a Torino i due fratelli, riconosce subito Beatrice, e lo stesso fa Beatrice con lui.
Lei allora sottovoce gli chiede di non svelare il suo inganno e Brighella sta al gioco.
Beatrice vede Clarice e chiede se sia lei la sua promessa sposa.
Silvio dice che ormai è la sua futura moglie, ma Beatrice rivendica il suo diritto a sposarla.
Silvio allora la sfida a duello. Clarice, arrabbiata, scappa.

SCENA QUARTA
Pantalone, Beatrice e Brighella, poi il servitore di Pantalone.
Pantalone cerca di far tornare Clarice, ma Beatrice gli dice di lasciar perdere e che spera, piano piano, di entrare nelle sue grazie.
Rimasti soli affronta il discorso della dote. Pantalone gli lascia intendere che si tratta di una ricca dote.
Beatrice felice dice che deve andare a sbrigare degli affari con Brighella e domanda del denaro al vecchio.
Lui dice di non avere dei soldi liquidi e che glieli avrebbe fatti portare alla locanda dal ser vo. Entra il servo a chiamare Pantalone e piano nell’orecchio gli dice che ci sono dei problemi. Pantalone si scusa, saluta il presunto Federigo ed esce.

SCENA QUINTA
Beatrice e Brighella.
Rimasti soli, Brighella chiede a Beatrice di spiegarli il perché di tutto questo imbroglio.
Beatrice allora gli rivela tutto.
Il fratello Federigo è stato ucciso in una rissa da Florindo Aretusi, amante di Beatrice, che Federigo non poteva sopportare.
Florindo ferito e senza soldi è scappato a Venezia.
Beatrice disperata per la morte del fratello, ma ancora più disperata per aver perso l’uomo che ama, è partita per Venezia sotto le spoglie del fratello per ottenere i soldi della dote del matrimonio con Clarice e poter aiutare Florindo.
Brighella gli suggerisce di raccontare tutto perché sa che Pantalone l’avrebbe comunque aiutata, ma lei dice di non volere nessun protettore, di volersi sentire libera. Brighella rimane sorpreso e le dice di essere proprio uno spirito bizzarro. Decidono di andare alla locanda ed escono.

SCENA SESTA
Arlecchino solo.
Rimasto fuori ad aspettare Beatrice, sua padrona, Arlecchino rimugina sulla sua condizione.
Ha fame, il padrone gli dà poco da mangiare e vorrebbe andare alla locanda, ma non può perché non ha soldi e se il padrone torna e non lo trova si arrabbia.

SCENA SETTIMA
Florindo da viaggio con un facchino con un baule in spalla e detto.
Arriva Florindo alla locanda di Brighella con il facchino che si lamenta del peso del baule. Incontrano Truffaldino, che bello euforico gli offre il proprio aiuto nel trasportare dentro il baule.
Il facchino glielo lascia volentieri, chiede di essere pagato e se ne va.

SCENA OTTAVA
Florindo, poi Arlecchino.
Entra nella locanda Florindo e chiede ad Arlecchino che posto sia.
Il servo gli dice che è un posto carino.
Soddisfatto Florindo gli chiede se abbia un padrone e Arlecchino risponde di no, dicendo, a parte, che effettivamente in qual momento il suo padrone non c’è.
Il servo infatti vede un’opportunità per guadagnare qualcosa e soprattutto, mangiare.
Florindo lo assume e lo spedisce alla posta a vedere se ci fossero lettere per lui, promettendogli che dopo gli avrebbe dato il pranzo.
Arlecchino esce felice.

SCENA NONA
Arlecchino, poi Beatrice da uomo e Brighella.
Sulla strada per andare alla posta Truffaldino incontra Beatrice e Brighella che lo stavano cercando e lo rimproverano.
Beatrice gli ordina di andare a prendere il suo baule dalla corriera e poi di andare alla posta per vedere se ci fossero lettere sia per Federigo che per Beatrice Rasponi.

SCENA DECIMA
Arlecchino, poi Silvio.
Ora che ha due padroni Arlecchino non sa come comportarsi.
Servirli tutti e due potrebbe essere difficile e se lo scoprissero rischierebbe di essere mandato via.
Ma la prospettiva di guadagnare e soprattutto mangiare il doppio è più allettante e ecosì decide di tentare.
Incontra però Silvio che gli chiede di andare a chiamare subito Federigo altrimenti gli darà delle bastonate.
Arlecchino, che dovrebbe andare alla posta prova a dire che non può, ma di fronte alla monaccia cede ed entra nella locanda, pensando di chiamare il primo dei due padroni che incontrerà

SCENA UNDICESIMA
Silvio, poi Florindo e Arlecchino.
Arlecchino esce con Florindo, che non capisce chi voglia parlare con lui.
Vede Silvio e per capire cosa stia succedendo gli chiede chi stia cercando.
Silvio dice che cerca il padrone di Arlecchino, ma Florindo dice di esser lui il suo padrone.
Si scusa, Silvio, dicendo di essersi forse sbagliato scambiando il servo per quello di Federigo.
Florindo gli chiede chi stia cercando e Silvio risponde: Federigo Rasponi.
Stupito, Florindo dice che sa che Federigo è morto, ma Silvio gli assicura di no perché l’aveva visto la mattina stessa.
Florindo è preoccupato.
Credeva di aver ucciso Federigo e invece scopre che non solo è vivo, ma è lì a Venezia e probabilmente alloggia nella sua stessa locanda.
Se ne va e saluta Silvio sotto il nome di Orazio Ardenti.

SCENA DODICESIMA
Florindo solo.
Florindo si chiede come sia possibile che Federigo sia ancora vivo. Lo aveva trapassato da parte a parte con una spada, ma gli viene il dubbio di non averlo ucciso e di non aver saputo che era ancora vivo perché era subito scappato da Torino. Decide allora di tornare a Torino a consolare Beatrice che immagina lo stia piangendo per la lontananza

SCENA TREDICESIMA
Arlecchino con un altro facchino che porta il baule di Beatrice e detto.
Arlecchino sta camminando con un facchino che porta il baule di Beatrice. Vede in lontananza Florindo e per paura di essere visto fa tornare indietro il facchino. Florindo gli chiede le lettere. Arlecchino nel prenderle si accorge di averle mischiate con quelle di Beatrice. Per non rivelare di essere il servo anche di un altro signore, si inventa di aver incontrato per strada un servitore, Pasquale, che gli ha chiesto di prendere anche le lettere per il suo padrone. Florindo se le fa dare tutte per trovare le sue, ma nel cercare, legge che le altre sono indirizzate a Beatrice Rasponi. Capisce allora che la sua amata è a Venezia e chiede di più a Arlecchino sul servitore Pasquale, per capire di chi sia il servo e dove abiti il suo padrone. Arlecchino, preoccupato di esser scoperto, dice di non saper nulla e che si era messo d’accordo con Pasquale che gli avrebbe consegnato la posta in piazza. Florindo è agitato e decide di aprire la lettera per Beatrice, nonostante il servo gli dica di non farlo. La apre. È scritta da un servo di Beatrice che le dice che la sua partenza da Torino, in abiti maschili, per andare a Venezia a cercare il suo amato, ha fatto scalpore in tutta la città. La polizia lo sa e la sta cercando. Florindo è sconvolto e a parte rivela il suo sgomento e il suo desiderio di trovarla. Restituisce la lettera a Arlecchino e gli ordina di andare da Pasquale cercando di capire chi sia il suo padrone, se sia uomo o donna, dove alloggia e tutte le informazioni che riesce a carpire. Arlecchino riprende la lettera e se ne va.

SCENA QUATTORDICESIMA
Arlecchino solo, poi il facchino con il baule.
La lettera indirizzata a Beatrice è aperta. Arlecchino è preoccupato e pensa allora di provare a risigillarla come faceva sua nonna, cioè con un po’ di pane masticato. Prende un paio di pezzetti di pane ma nel masticarli non resiste e li mangia. Al terzo tentativo riesce a resistere e chiude la lettera. Soddisfatto chiama il facchino e vanno insieme alla locanda di Brighella.

SCENA QUINDICESIMA
Beatrice che esce dalla locanda e detti.
Beatrice vede Arlecchino e il facchino a cui ordina di portare dentro il suo baule. Chiede subito al servo se ha trovato lettere per lei. Arlecchino le dà la lettera letta da Florindo. Lei si arrabbia dicendo che qualcuno l’ha aperta e risigillata col pane. Arlecchino inventa una bugia e dice che all’ ufficio aveva preso anche la sua di posta e che si era confuso aprendo per errore quella sbagliata. Beatrice allora si calma e lo manda dentro la locanda.

SCENA SEDICESIMA
Arlecchino poi Pantalone.
Arriva Pantalone con i soldi per quello che pensa essere Federigo. È di fretta e lascia la borsa aa Arlecchino con l’ordine di consegnarla al suo padrone. Pantalone esce.

SCENA DICIASETTESIMA
Arlecchino poi Florindo. Arlecchino è confuso.
Non sa a quale padrone deve dare la borsa con i soldi. Arriva Florindo che gli chiede se per caso ha trovato Pasquale. Truffaldino dice di no e gli consegna i soldi dicendo che glieli hanno portati per lui. Florindo è stupito, non sa chi possa averglieli mandati, ma li prende e se ne va.

SCENA DICIOTTESIMA
Camera in casa di Pantalone. Pantalone, Clarice, poi Smeraldina.
Pantalone sta litigando con la figlia Clarice. Lei infatti non vuole sposare Federigo, perché dice di amare solo Silvio. Pantalone dice che deve mantenere la promessa fatta al torinese e che se non le piaceva aveva solo da dirglielo prima che gliela promettesse in sposa. Arriva Smeraldina annunciando che è arrivato Federigo. La serva cerca di consolare Clarice.

SCENA DICIANNOVESIMA
Beatrice da uomo, e detti.
Arriva Beatrice travestita da Federigo. Pantalone chiede se abbia ricevuto la borsa con i soldi, ma lei replica che non ha ancora visto il suo servo e che quindi la prenderà più tardi. Clarice intanto piange e Federigo chiede a Pantalone di poter restare un pochino con lei da soli. Pantalone esce.

SCENA VENTESIMA
Beatrice e Clarice.
Sempre sotto le spoglie di Federigo, Beatrice cerca di avvicinarsi a Clarice, che lo respinge duramente dicendogli che non avrà mai il suo cuore. A parte Beatrice dice che Clarice le fa pena. Decide allora di rivelarle tutto. Le racconta la sua storia, rivelandole la sua vera identità e le fa giurare di non dirlo a nessuno, soprattutto a Silvio. Clarice, felice e sollevata, giura e le dice che è pronta ad aiutarla in ogni modo possibile.

SCENA VENTUNESIMA
Pantalone e dette.
Entra Pantalone che felice di vedere Clarice e il presunto Federigo conversare allegri, dice di voler celebrare al più presto il matrimonio. I due promessi sposi cercano di dissuaderlo, dicendogli che le pratiche da sbrigare sono numerose e che ci vorrà del tempo, ma Pantalone non sente ragioni e vuole che il giorno dopo si scambino gli anelli. Pantalone esce

SCENA VENTIDUESIMA
Beatrice e Clarice. Clarice è triste e preoccupata. Si trova in un nuovo pasticcio e teme che Silvio la crede infedele. Beatrice le suggerisce di resistere che l’inganno verrà di lì a poco svelato e tutto si sistemerà.

ATTO SECONDO

SCENA PRIMA
Cortile in casa di Pantalone Silvio e il dottore.
Silvio è nel cortile di Pantalone perché vuole obbligarlo a rispettare la sua promessa oppure ad affrontarlo. Il padre, il Dottore, cerca di dissuaderlo e alla fine lo obbliga ad aspettarlo in disparte mentre lui andrà a discorrere con Pantalone.

SCENA II
Il Dottore, poi Pantalone.
Dottore è preoccupato per il figlio, molto agitato. Arriva Pantalone che cerca di dirgli che non si può più celebrare il matrimonio perché con Federigo aveva ormai stipulato un contratto, ma non vi riesce perché il Dottore lo interrompe in continuazione mettendogli in bocca le esatte parole contrarie. Alla Fine Pantalone però riesce a farlo tacere e gli annuncia che il matrimonio tra Silvio e Clarice non si farà. Il Dottore si offende profondamente e lo minaccia, dicendogli che in futuro gliela pagherà, a lui e a tutta la famiglia Lombardi.

SCENA TERZA
Pantalone, poi Silvio.
Rimasto solo Pantalone dice di non temere la famiglia Lombardi e di stimare di più la famiglia Rasponi, quella di Federigo. Arriva Silvio che chiede a Pantalone se sia vero ciò che gli ha riferito il padre. Pantalone conferma e allora Silvio chiamandolo vile e codardo lo sfida a duello e sguaina la spada. Pantalone per difendersi tira fuori un pugnale.

SCENA QUARTA
Beatrice con la spada alla mano, e detti.
Arriva di corsa Beatrice, sempre negli abiti di Federigo, e sguaina la spada per proteggere Pantalone. Ma appena Silvio la vede si gira verso di lei sfidandolo a combattere. Pantalone terrorizzato scappa uralndo verso la strada. Silvio e Beatrice si battono. Silvio cade e lascia la spada a terra e Beatrice gli presenta la punta al petto.

SCENA QUINTA
Clarice e detti.
Arriva Clarice che vede Silvio sotto la spada di Beatrice. Beatrice la guarda e le dice che lo risparmierà, in cambio che lei non si dimentichi del giuramento. Dopo di che Beatrice scappa.

SCENA SESTA
Silvio e Clarice.
Clarice si getta su Silvio preoccupata, ma lui la respinge, dicendo che non la vuole più, dopo che ha sentito che ha fatto un giuramento a Federigo, giuramento che crede essere d’amore. Clarice dice di aver giurato, ma che il giuramento non la obbliga a sposare il torinese. Silvio allora vuole che lei riveli di che cosa si tratti, ma Clarice non può dirlo. Silvio allora dice di odiarla, di non volerla vedere mai più, perché traditrice, ma non solo, dice di volerla vedere morta. Clarice disperata allora prende la spada dell’amato e se la punta al petto.

SCENA SETTIMA
Smeraldina e detti.
Arriva smeraldina che risolve la situazione.
Toglie di mano la spada a Clarice e sgrida Silvio, dicendogli che è un uomo disgustoso perché avrebbe lasciato che Clarice si uccidesse senza un battito di ciglia. Clarice è distrutta dal dolore. Ha visto che Silvio non avrebbe fatto nulla per salvarla e dichiara che morirà per il dolore e che un giorno, quando Silvio scoprirà la sua innocenza, allora avrà la sua vendetta nel vederlo soffrire. Clarice esce.

SCENA OTTAVA
Smeraldina e Silvio.
In scena Smeraldina rimprovera Silvio dicendogli che non doveva lasciare così, a morire, Clarice. Silvio le risponde a tono dicendole che sapeva che Clarice non si sarebbe mai uccisa perché, come sono abili a fare le donne, stava solo recitando. Smeraldina inizia allora un monologo dove dice a Silvio che non è vero che le donne sono mentitrici, ma che sono gli uomini ad essere traditori e che di loro non si parla mai, perché solo loro a comandare e a fare le leggi.

SCENA NONA
Silvio solo. Silvio fa un monologo.
Dichiara di essere assolutamente convinto che Clarice stesse fingendo, ma che comunque anche se è vero che lei ha giurato fede a Federigo, lui lo ucciderà comunque per vendetta.

SCENA DECIMA
Sala della locanda con due porte in prospetto e due laterali.
Truffaldino, poi Florindo. Truffaldino è disperato, perché pur avendo due padroni nessuno dei due è ancora andato a pranzare, dandogli da mangiare. Arriva Florindo, che gli chiede se abbia trovato Pasquale. Truffaldino gli dice che erano rimasti d’accordo che lo avrebbe cercato dopo aver pranzato, ma Florindo è impaziente e vuole sapere. Decide quindi di andare alla posta da solo e dice a Truffaldino che se vuole può mangiare da solo. Gli lascia la borsa dei denari dicendo che gli pesa troppo e gli dà la chiave del baule dove metterla. Florindo esce.

SCENA UNDICESIMA
Truffaldino, poi Beatrice con un foglio in mano.
Truffaldino, finalmente felice di poter mangiare, fa per andare rapidamente a posare la borsa con i denari, ma incontra Beatrice. Questa gli chiede se Pantalone gli abbia dato una borsa con 100 ducati. Truffaldino risponde di sì e le consegna la borsa, un po’ preoccupato perché non sa come fare con l’altro padrone. Beatrice gli consegna una cambiale, dicendogli di andarla a riporre nel baule e ordina di far preparare dal proprietario della locanda un grosso pranzo per cinque o sei persone. Esce per andare a prendere il suo ospite.

SCENA DODICESIMA
Truffaldino, poi Brighella.
Per dimostrare di aver buon gusto, Truffaldino vuole organizzare un bel pranzo e, smanioso di agire, decide di riporre la cambiale più tardi.
Arriva Brighella che gli propone un gustoso menù.
Truffaldino è soddisfatto delle pietanze, ma non di come verranno disposte in tavola. Per far capire al locandiere come le vuole, senza rendersene conto, strappa a pezzetti la lettera di cambio li dispone in tavola per esemplificare i piatti.

SCENA TREDICESIMA
Beatrice, Pantalone e detti.
Arriva Beatrice con Pantalone e si accorge che il servo ha strappato la cambiale. Si arrabbia e lo manda via. I due rimasti ordinano un pranzo semplice e Beatrice chiede di richiamare Truffaldino affinché serva in tavola.

SCENA QUATTORDICESIMA
Beatrice, Pantalone, poi dei camerieri e poi Truffaldino.
Pantalone e Beatrice discorrono del più e del meno mentre Brighella apparecchia nella loro camera. Truffaldino si lamenta della semplicità del pasto che stanno per mangiare.

SCENA QUINDICESIMA
Un cameriere con un piatto, poi Truffaldino, poi Florindo, poi Beatrice ed altri camerieri.
Il cameriere consegna a Truffaldino il piatto di bollito da portare a Beatrice. Arriva Florindo che vedendolo con quel piatto gli chiede chi stia servendo. Arlecchino dice che, avendolo visto arrivare dalla finestra, voleva portargli subito il bollito. Ma Florindo è abituato ad iniziare dalla minestra e gli ordina di riportare il bollito in cucina. Appena Florindo entra nella sua camera, Truffaldino porta velocissimo il piatto a Beatrice. Torna indietro, vede il cameriere con il secondo piatto, e gli dice di apparecchiare la tavola nella camera di Florindo, appena arrivato. Di fretta va anche a consegnare il secondo piatto a Beatrice. Truffaldino dice ai camerieri di sbrigarsi. Questi gli dicono di non preoccuparsi, che avrebbero servito loro Florindo, ma lui non vuole e gli ordina di consegnargli la minestra. La porta veloce a Florindo e quando esce dalla stanza viene chiamato da Beatrice. Va da lei, prende i piatti sporchi, esce ed è chiamato da Florindo. Posa i piatti sporchi e prende il bollito per lui, riesce, e il cameriere gli dà un piatto di polpette, che aveva ordinato Pantalone. Ma Truffaldino non sa chi le avesse ordinate ed entra in panico perché non sa a chi deve portarle. Decide di dividere il piatto in due e di portarne metà in camera di Florindo e metà in camera di Beatrice. Il piatto però ne ha nove e la nona se la mangia lui. Arriva il cameriere con un altro piatto e Truffaldino, non sapendo di nuovo a chi darlo se lo tiene per sé. Nel frattempo arriva da lui Beatrice che lo incalza a servirla. Appena va in camera con la padrona esce Florindo che lo cerca. Truffaldino torna e riesce a servire ancora un ultimo piatto di arrosto e la frutta senza farsi scoprire e ordina poi al cameriere, finalmente, di apparecchiare per lui.

SCENA SEDICESIMA
Strada con veduta della locanda.
Smeraldina, poi il cameriere della locanda. Smeraldina, in strada davanti alla locanda, si lamenta che la sua sua padrona le ha affidato un biglietto da consegnare a Federigo Rasponi. A parere suo è, infatti disdicevole che una giovane donna come lei, da sola, si rechi ad una locanda ed inoltre non capisce come mai la sua padrona, innamorata di Silvio, mandi dei biglietti a Federigo. Non volendo entrare chiama dalla strada. Esce il Cameriere che la invita ad entrare, ma lei non vuole, anche perché scopre che Federigo è con Pantalone, il suo padrone, che se la vedesse lì si arrabbierebbe. Il Cameriere allora va a chiamare Truffaldino per farlo uscire.

SCENA DICIASETTESIMA
Smeraldina, poi Truffaldino.
Arriva Smeraldina con una lettera della sua padrona per Federigo Rasponi. Vede Truffaldino e gentilmente gli chiede di consegnarla al suo padrone. Truffaldino acconsente e si lascia andare ad un corteggiamento alla servetta che culmina in una dichiarazione d’ amore e una domanda di matrimonio. Smeraldina, che lo ama, acconsente e gli dice che deve solo chiedere il permesso ai suoi padroni. Passano poi a parlare della lettera, chiedendosi cosa ci possa essere scritto dentro. Decidono di aprirla, ma una volta aperta, non riescono a leggere niente perché non capiscono.

SCENA DICIOTTESIMA
Beatrice e Pantalone dalla locanda e detti.
Arrivano Pantalone e Beatrice che colgono sul fatto i due servi. Smeraldina dice di esser lì per cercare il vecchio e Beatrice sgrida Truffaldino di averle per la seconda volta aperto la posta. La lettera è da parte di Clarice, che racconta delle pazze gelosie di Silvio. I due padroni si arrabbiano con i servi per la loro condotta e Pantalone minaccia Smeraldina di picchiarla, ma questa gli risponde a tono. Smeraldina scappa inseguita dal vecchio.

SCENA DICANNOVESIMA
Beatrice, Truffaldino, poi Florindo alla finestra della locanda.
Truffaldino tenta di filarsela, ma Beatrice lo blocca e gli chiede perché abbia aperto la lettera. Truffaldino dice che è stata Smeraldina e che lui non c’entra nulla. Beatrice non gli crede e gli dice di avvicinarsi. Il servo si avvicina preoccupato e Beatrice per punirlo inizia a prenderlo a bastonate dando la schiena alla locanda. In quel momento si sporge alla finestra Florindo che, vedendo il suo servo bastonato, si mette ad urlare di smetterla e corre giù.

SCENA VENTESIMA
Truffaldino, poi Florindo dalla locanda.
Beatrice è uscita, Truffaldino è dolorante. Arriva Florindo che gli chiede chi sia colui che lo bastonava. Truffaldino dice che non sa, ma che lo ha bastonato perché gli aveva sputato su una scarpa. Florindo indignato dal disonore che gli ha provocato senza difendersi, prende il bastone e inizia a picchiarlo. Dopo di che se ne va e Truffaldino dice che ha effettivamente due padroni ora che ha ricevuto da entrambi il salario.

ATTO TERZO

SCENA PRIMA
Sala della locanda, con varie porte.
Truffaldino solo, poi due camerieri.
Solo in scena Truffaldino riflette che dopotutto il dolore delle botte è già passato e che lui è felice con la pancia piena. Uno dei suoi due padroni è uscito e l’altro dorme. Decide così di rendersi utile e di tirare fuori i vestiti dai bauli dei padroni per fargli prendere un po’ d’aria. Chiama due camerieri che lo aiutano e se ne vanno. Tira fuori gli abiti e nelle tasche di uno di quelli di Beatrice trova un piccolo ritratto. Gli sembra che il soggetto assomigli molto all’altro suo padrone, ma crede che sia solo una coincidenza.

SCENA SECONDA
Florindo nella sua camera e detto.
Florindo chiama Truffaldino, che preoccupato di farsi trovare con due bauli, rimette a posto le cose, ma non ricordandosi più dove fossero scambia l’abito nero di Beatrice con quello di Florindo. Il padrone vuole proprio indossare quell’abito e una volta messo trova in tasca il suo ritratto. Stupito chiede al servo come ci sia finito lì quel ritratto. Truffaldino inventa di averlo ereditato dal sue padrone che aveva servito solo per poco tempo perché poi era morto, appena due settimane prima. Dice inoltre di non sapere come si chiamasse perché era in incognito. Florindo a parte rivela di esser sconvolto. Crede che il padrone morto sia Beatrice, che si era travestita per non farsi riconoscere. Florindo gli chiede allora dei dettagli sul suo aspetto e da dove venisse e quando il servo gli dice che proveniva da Torino non ha più dubbi, è sicuro che sia Beatrice. Chiede dove sia stato sepolto, ma Truffaldino mente dicendo che il corpo era stato rimandato a Torino tramite Pasquale, l’altro servo che era lì con lui. Nella testa di Florindo al nome Pasquale il cerchio si chiude e si dispera per la morte dell’amata.

SCENA TERZA
Truffaldino, poi Beatrice e Pantalone.
In scena Truffaldino è stupito. La vista del ritratto ha sconvolto il suo padrone, ma non capisce il perché. Arrivano Beatrice e Pantalone. Lei chiede a Truffaldino di darle un libro contenuto nel suo baule. Truffaldino apre il baule, le dà il libro, ma lei dice che non le appartiene. Il servo, come per il vestito aveva scambiato il libro di Florindo con quello di Beatrice. Anche qui si inventa una bugia, analoga alla precedente, dicendo che il libro era suo e che gli era stato lasciato dal vecchio padrone, Florindo Aretusi, morto annegato in un canale a Venezia poche settimane prima. Beatrice si dispera. Pensa che l’amore della sua vita sia morto. Fa allora un monologo dove per errore si scopre nella sua vera identità, dicendo che ormai mentire non ha più alcun senso, dato che la ragione di tutto, Florindo, era morto. Se ne va in lacrime. Pantalone è stupito, ha capito che Federigo è Beatrice travestita e corre a riferirlo a Clarice, Truffaldino scopre di avere un padrone e una padrona.

SCENA QUARTA
Strada della locanda Dottore, poi Pantalone dalla locanda. Il Dottore in strada rimugina sull’ affronto subito da Pantalone. Arriva proprio quest’ ultimo che, allegro, vuole riferirgli la verità e dirgli che i loro figli si possono sposare. Ma come al solito il Dottore lo interrompe continuamente senza starlo a sentire e Pantalone, stufo, se ne va senza essere riuscito a dirgli la verità.

SCENA QUINTA
Pantalone e poi Silvio Pantalone è arrabbiato con il Dottore, ma poi vede Silvio e spera di riuscire a raccontargli cosa ha scoperto. Il giovane ancora offeso, lo sta a sentire e quando scopre che il torinese era Beatrice e non Federigo ritorna ad essere felice e chiede scusa per come si è comportato. Vuole sapere i dettagli della storia e i due entrano in casa.

SCENA SESTA
Sala della locanda con varie porte. Beatrice e Florindo escono tutti e due dalle loro camere con un pugnale dichiarando di volersi uccidere. Il cameriere e Brighella tentano di fermarli. Proprio quando stanno per affondare la lama i due amanti si vedono e riconoscendosi si corrono incontro in lacrime.

SCENA SETTIMA
Beatrice, Florindo, poi Brighella Beatrice e Florindo si chiedono a vicenda il motivo del tentato suicidio. Entrambi raccontano la storia riferitagli dai rispettivi servi, e volendo spiegazioni chiedono a Brighella di chiamarli. Brighella però dice di conoscerne solo uno e fa per andare a chiedere aiuto ai camerieri.

SCENA OTTAVA
Florindo e Beatrice.
I due amanti si raccontano tutta la vicenda. Beatrice gli dice che Federigo è effettivamente morto e che lei è scappata da Torino per venirlo a cercare. Florindo le dice che aveva sentito dire che invece Federigo fosse vivo, ma la ragazza gli dice che era lei travestita dal fratello.

SCENA NONA
Truffaldino, condotto con la forza da Brighella e dal cameriere e detti.
Arriva Truffaldino spinto da Brighella e dal cameriere, che dicono di aver trovato solo lui, ma che andranno a cercare anche l’altro servo. I due padroni non si stupiscono che ne manchi uno perché credono entrambi che il servo mancante sia quello dell’altro. Truffaldino abilmente racconta nell’orecchio di Florindo che ad architettare tutto era stato Pasquale, il servo di Beatrice, ma che per l’amore che provava per lui, si sarebbe preso lui la colpa. Fa poi la stessa cosa con Beatrice. I due padroni, quindi, ritenendo che la colpa fosse del servo dell’altro decidono di lasciare correre e si preparano per andare a casa di Pantalone. Truffaldino è riuscito a non svelare la sua truffa.

SCENA DECIMA
Florindo e Truffaldino. Truffaldino sta aiutando Florindo, ma poi gli chiede se può andare ad aiutare Beatrice, dato che Pasquale non c’è. Florindo acconsente e così il servo va da Beatrice.

SCENA UNDICESIMA
Florindo, poi Beatrice e Truffaldino. Florindo riflette sulla sua felicità. Arriva Beatrice, sempre in abiti da uomo e Florindo le chiede quando li lascerà per metterne da donna, per esaltare la sua bellezza. La ragazza dice che non è il momento e gli dà appuntamento da Pantalone, uscendo dice a Truffaldino di servire Florindo come fosse il suo padrone, che lei ne sarebbe stata felice.

SCENA DODICESIMA
Florindo e Truffaldino.
Truffaldino arriva da Florindo lamentandosi dell’assenza di Pasquale. Sa che Florindo sta andando a casa di Pantalone e gli chiede gentilmente di mettere una buona parola per lui, dato che vuole sposare Smeraldina. Florindo acconsente.

SCENA TREDICESIMA
Camera, in casa di Pantalone.
Pantalone, il Dottore, Clarice, Silvio, Smeraldina. Clarice è offesa con Silvio e non vuole riprenderselo. Tutti la supplicano e cercano di convincerla, ma lei non si smuove. Silvio allora si inginocchia a lei e si mette a piangere. La ragazza finalmente si smuove e mostra di amarlo ancora. Pantalone, felice, li spinge a scambiarsi nuovamente le promesse di matrimonio. I due, riappacificandosi, lo fanno.

SCENA QUATTORDICESIMA
Brighella e detti. Arriva Brighella e Pantalone lo rimprovera, dicendogli che non par possibile che lui non avesse riconosciuto Beatrice. Il locandiere mente dicendo di esser stato anche lui ingannato e annuncia a Pantalone che fuori c’è Beatrice che attende di esser ricevuta. Pantalone gli dice di farla entrare. SCENA QUINDICESIMA Beatrice e detti. Beatrice entra chiedendo scusa, ma Clarice la interrompe abbracciandola. Beatrice dice che le dispiace, ma che è stato l’amore a spingerla a fare tutte quelle follie. Tutte la capiscono e Smeraldina coglie l’occasione per chiedere se anche lei in nome di amore può sposarsi. Tutti si stupiscono e chiedono chi sia il “lui” in questione.

SCENA SEDICESIMA
Truffaldino e detti. Arriva Truffaldino che chiede a Pantalone di poter introdurre Florindo che attende fuori. Pantalone felice per Beatrice naturalmente acconsente. Truffaldino e Smeraldina si vedono. Smeraldina va da Clarice e piano nell’ orecchio le dice che è lui l’uomo che vuol sposare e le chiede gentilmente di accordarsi con Beatrice per acconsentire al matrimonio.

SCENA ULTIMA
Florindo, Truffaldino e detti.
Arriva Florindo, si presenta a Pantalone e poi gli chiede che benedica il matrimonio tra lui e Beatrice. Pantalone, felice, gli fa scambiare le promesse di matrimonio. Truffaldino chiede nell’orecchio a Florindo di mantenere la promessa fattagli, quella di chiedere per lui in sposa Smeraldina. Florindo fa la domanda a Pantalone che è d’accordo e dice che i due si possono sposare. Smeraldina è stupita: lei aveva chiesto a Clarice di chiedere a Pantalone di potersi sposare con il servo di Beatrice e non di Florindo. Infatti la servetta non sa che si tratta della stessa persona. Clarice allora interviene dicendo che Florindo l’aveva preceduta. Anche lei voleva chiedere, a Beatrice e non a Florindo, che la sua serva si potesse sposare con il servo di Beatrice. Florindo allora fa marcia indietro e ritira la sua proposta per lasciare libertà a Clarice di fare la domanda a Beatrice, ma lo stesso fa Clarice nei suoi confronti, dicendo che aveva agito per primo. Truffaldino è preoccupato e teme di non riuscire a sposare Smeraldina. Rivela così il suo trucco e svela di esser stato il servo sia di Beatrice che di Florindo, dunque di essere l’unico servo che vuole la mano di Smeraldina. Sulle sue parole e con lo stupore dei presenti, la commedia si chiude.

Per approfondire:

Intervista a Ferruccio Soleri

Altre opere di Carlo Goldoni:

Il Ventaglio di Carlo Goldoni | Trama ragionata

(SFA, “Storia del Teatro” – Relazione di Anna Oggero)

anna oggero

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