Non ho ancora capito dove sia la verità, eppure la cerco ogni giorno. Probabilmente non vive di teorie, anzi, quasi sicuramente. Forse è fatta di pelle, sguardi e sensazioni. O è un uomo nudo e sfacciato. Sicuro è pura libertà, coraggio e rivelazione. Una lirica straziante di parole che nella sua purezza fa straordinariamente male. E se c’è, la temiamo, e se non c’è, ci manca, eccome se ci manca.
Sono sicura che, come me, molte persone vivono alla ricerca della verità, e tutti noi siamo vittime di un comune conflitto. Nella nostra ricerca, lungo la strada, incontriamo diverse idee che ci seducono e vivono dentro di noi con la forza sufficiente da condizionare le nostre credenze. Tuttavia, dopo un po’ di tempo, molte delle verità finiscono per essere scartate perché non resistono al nostro interrogatorio interno, o perché una “nuova verità”, incompatibile con la vecchia, compete dentro di noi per gli stessi spazi. In ogni caso, quei concetti che abbiamo preso come referenti cessano di essere tali e ci troviamo improvvisamente alla deriva. Padroni del timone della nostra nave e consapevoli delle nostre scelte, ma incapaci di tracciare una rotta affidabile. E allora mi viene da chiedere: esistono verità inamovibili o la verità è sempre relativa?
La risposta che mi sento di dare è: finché cercheremo la verità al di fuori di noi, nel mondo, non la troveremo mai. Ognuno di noi è fatto della propria verità, ma ne saremo ciechi fino a quando non saremo disposti ad accettare anche ciò che non ci aspettavamo di trovare. Si, perché la verità non è rose e fiori: la verità, cruda e invadente, fa male. Tocca le corde della nostra essenza ferendoci, ma nella più profonda sofferenza ci salva. Ci permette di sopravvivere.
Ma se dunque la verità duole, perché non vivere di menzogne? Perché per quanto mostruosa possa essere la verità, ci condurrà sempre verso la strada giusta. Lasciarci manipolare dalla menzogna ci porterà a vivere una vita più innocente, magari, ma silenziosamente ci ucciderà, e alla morte non ci sono rimedi. Di bugie non si sopravvive. E di bugie ne parla una che di bugie ne sa, che ha vissuto una vita piena di falsità.
Non lasciatevi ingannare dal fascino della menzogna, dalla semplicità che comporta nascondere il vero. Cercate la verità, continuamente, ora, in questo momento. Tutti la possiedono, ce l’hanno data in dono il giorno della nostra nascita, ma era un regalo così bello e spaventoso che l’abbiamo nascosto, e lo abbiamo nascosto talmente bene da non ricordarci nemmeno dove lo abbiamo messo.
Dobbiamo avere il coraggio di svuotare tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della nostra anima, buttare tutto all’aria pur di ritrovarla. Svestirci, metterci a nudo davanti alla nostra verità. E una volta sfiorata, prendere fiato, guardarla in faccia e lasciarci invadere dalla sua elettricità. La prima sensazione sarà un ondata di gelo che attraversa ogni particella del nostro corpo, ma il calore che inspiegabilmente lascerà sulla nostra pelle rimarrà, in noi, impresso per sempre. Così la verità ne uscirà vincente, e noi ne saremo felicemente assorti per tutta la vita.
(SFA, Filosofia dello Spettacolo, con Mario Restagno – Relazione a cura di Isabel Guzzi)
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